Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

«Il Covid è una farsa» Se la famiglia negazionis­ta rifiuta di fare il tampone

Verona, marito e moglie contro i medici. Il legale: «Se contagia, però, va in galera»

- Di Andrea Priante

La moglie era stata ricoverata in ospedale a Verona, perché accusava difficoltà respirator­ie. Ma ha rifiutato di sottoporti al tampone». «Il Covid è una farsa» racconta il marito, che spiega: «Siamo negazionis­ti».

«Il Covid 19 è poco più di un’influenza. Sono i poteri forti che hanno creato l’allarme per costringer­ci a vivere da reclusi» tuona il pensionato veronese Gianluca Caneva.

Ex carabinier­e, ex vigilante, ex candidato (era il 2012) in consiglio comunale nella fila venetiste, oggi è il fiero marito di Giovanna, pure lei pensionata e con diversi problemi di salute. «Onore a mia moglie e a tutte le persone intelligen­ti che non si fanno intimorire», ha scritto tre giorni fa sulla sua pagina Facebook. Un messaggio diventato virale, condiviso migliaia di volte e al quale hanno fatto seguito centinaia di messaggi. Molti, di insulti. Perché? La sua versione l’ha fornita lui stesso sui social: «Giovanna, al pronto soccorso dell’ospedale di Borgo Trento, si è opposta con tutte le sue forze al tampone (...) È stata accerchiat­a da tutta l’equipe medica, ma non ci sono riusciti... Questo è per dire che siamo sotto dittatura sanitaria,ma basta opporsi e applicare la Costituzio­ne, e tutto crolla».

Ecco qui. Contattato dal Corriere del Veneto, Caneva la mette in questi termini: «Sono un negazionis­ta. E lo è anche mia moglie. Da qualche giorno aveva difficoltà respirator­ie e venerdì abbiamo chiamato l’ambulanza. Al pronto soccorso pretendeva­no di farle il tampone ma lei si è rifiutata e alla fine ha lasciato l’ospedale». La donna è altrettant­o battaglier­a: «Lo scriva pure: faticavo a respirare ma ero certa di non avere il coronaviru­s perché non avevo febbre e perché tre mesi fa ho dovuto effettivam­ente sottopormi a tampone, che risultò negativo». Inutile spiegarle che in tre mesi può essersi ammalata e che le difficoltà respirator­ie rientrano tra i principali sintomi del virus. «Sono d’accordo con mio marito: il Covid è soltanto un’influenza, mica si muore».

Sui social la coppia di negazionis­ti si è attirata le ire di tanti: «Ha messo a repentagli­o pazienti e personale», «Una struttura rischia di chiudere se al suo interno si sviluppano focolai, e il rifiuto del tampone incrementa questo pericolo» sono alcuni dei commenti seguiti al post. Ma Caneva non arretra: «Il Covid è una farsa», scrive. E c’è pure chi gli dà ragione: «I diritti vanno rispettati», «Avanti, resistete!».

Dall’ospedale spiegano di non poter commentare per questioni di privacy, ma pare che il racconto presenti parecchie lacune. A cominciare dal fatto che, dopo una lunga discussion­e, il tampone sarebbe stato fatto, sebbene Giovanna si affretti a precisare che «secondo loro dovevo stare rinchiusa in una stanza, in isolamento, in attesa del risultato e io mi sono rifiutata e ho preteso di tornare a casa mia. Quindi non so neppure se il campione sia stato analizzato».

A prescinder­e da come sia andata realmente, l’episodio fa emergere diversi interrogat­ivi sui comportame­nti tenuti (non solo) dai negazionis­ti. Il principale: è davvero possibile entrare in ospedale con sintomi da Covid e rifiutare il test?

L’avvocato Matteo Mion, specializz­ato in cause legali di ambito sanitario, la mette in questi termini: «La Costituzio­ne dice che nessuna persona, se capace di intendere e volere, può essere costretta a subire un trattament­o sanitario. Tradotto: non si può essere obbligati a fare il tampone. Però esiste anche il reato di epidemia colposa. Quindi ciascun può rifiutare il test, ma se poi contagia altri individui dovrà rispondern­e in tribunale e rischia fino a 12 anni di carcere». Non solo. «La morte di tanti operatori della Sanità conclude Mion - spinge a dire che il medico ha il diritto di rifiutarsi di visitare chi, pur presentand­o dei sintomi evidenti, non vuole sottoporsi alle analisi».

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Caneva ha pubblicato sui social la foto della moglie in ospedale
in ospedale Caneva ha pubblicato sui social la foto della moglie in ospedale

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