Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
«Sul Lago le donne non dicono no» Spot criticato «È sessista»
LAZISE Il motivo del contendere è una canzoncina. Il titolo è «Wir kommen wieder in Lazise», torneremo a Lazise, e viaggia su allegre note bavaresi. Ma siamo sul Lago di Garda, dove il Comune ne ha fatto, coprendone i costi, un video di promozione: «È un video di rilancio diffuso adesso per allungare la stagione e in vista della prossima», ha commentato l’assessore alle manifestazioni Elena Buio. Il brano, composto dal quartetto Ale Fusco Band (precisano di non aver ricevuto compenso, «per noi un piacere e un onore»), presenta tutti gli stereotipi del Belpaese: aria godereccia («Ogni festa è buona per cantar»), buon vino e aperitivi («Noi stiamo bene qui Lazise e chiamiamo casa il nostro bar…di media sette per ogni via…») e soprattutto belle donne che son buone «per tutti i gusti e di tutte le nazionalità, le potrai invitare in spiaggia a cantar loro d’amore, al tramonto non potran dire di no». E questo è il punto: già le reazioni social non hanno riservato entusiasmo, ora si rischia il caso politico. Il motivo? Sessismo maschilista. L’affondo è della consigliera comunale di Verona Elisa La Paglia (Pd): «A Lazise mettono in catalogo anche le donne per attrarre i turisti. Una sottocultura dell’abuso mascherata di goliardia», denuncia La Paglia che aggiunge: «I dati Istat confermano pregiudizi sulla responsabilità delle vittime, in questo contesto arriva la perla del Comune di Lazise: dispiace visto il coinvolgimento degli esercenti in un anno così difficile». Elisa La Paglia si rivolge alla stessa Ale Fusco: «Confidiamo nelle loro migliori intenzioni di non veicolare messaggi così pericolosi» conclude. E ora? La parola passa al comune di Lazise: la musica c’è, vedremo se Alessandro Fusco, Andrea Pinamonte, Enrico Truzzi e Riccardo Dolci, i componenti del quartetto, dovranno riscriverne i versi.