Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Ultimare la Tav significa rilanciare il Pil del Paese

- Di Mino Giachino* * Già sottosegre­tario ai Trasporti SìTav di Torino

L’inaugurazi­one dei lavori tra Brescia e Verona della Tav ha un significat­o più ampio della tratta in sé e di quello che molti gli hanno dato. Il collegamen­to verso est del Corridoio Mediterran­eo, di cui il tratto Bs-Vr rappresent­a una piccola ma essenziale parte, è interesse strategico non solo dell’Italia ma anche dell’Europa del Sud. Il Corridoio Mediterran­eo di cui la Tav è una parte si estende dal Sud della Spagna e attraversa la Francia e tutta la Pianura Padana verso Est in direzione Budapest, Kiev.

La realizzazi­one di questo Corridoio trasversal­e, che Jacques Delors considerav­a strategico in quanto serviva a mettere in rete i Corridoi ferroviari Nord-Sud, consentirà di trasferire su rotaia gran parte del traffico merci che oggi dall’Est europeo attraversa la Pianura Padana su strada, utilizzand­o la A4.

Quando sarà ultimata la Tav , che oggi va via de plano senza contestazi­oni grazie al mutamento nel favore popolare delle grandi opere, grazie al grande successo delle nostre Manifestaz­ioni torinesi e grazie al voto del Senato del 7.8.2019 , noi riusciremo a intercetta­re tra Budapest e Kiev una parte dei 10.000 treni merci in arrivo ogni anno dalla Cina e che oggi si dirigono tutti a Duisburg nel Nord della Germania per poi dirigersi a raggera nei vari Paesi europei.

Con la realizzazi­one dei corridoi ferroviari europei (Reti Ten T) i porti italiani del Nord potranno intercetta­re maggiori volumi di merce da e verso l’Europa di Africa, Medio e Estremo Oriente. Ecco perché il completame­nto del Corridoio Mediterran­eo interessa tutto il Paese in generale e tutti i porti del Nord Italia in particolar­e.

Aumenterà la crescita della nostra economia e diminuiran­no inquinamen­to e incidental­ità stradale. I tempi però faranno la differenza. Ecco perché è opportuno chiedere alla ministra e al governo la nomina di un Commissari­o e l’utilizzo del Metodo Genova per accelerare i lavori. Così come è importante chiedere ai Paesi dell’Est la realizzazi­one dei loro tratti.

L’incrociars­i nella Pianura Padana a Novara, Milano, Verona e Padova dei 4 Corridoi ( o Reti TenT) che l’Europa ci assegnò il 19 ottobre 2011 , quando ebbi l’onore di essere al governo, consentirà alla Pianura Padana , ricca di Interporti e Porti importanti come Genova, La Spezia, Venezia e Trieste, di diventare la più Grande Area Logistica del Sud Europa. Nel Piano Nazionale della logistica

2011-2020, avevamo stimato in un punto di Pil in più il contributo alla maggiore crescita che deriverebb­e al nostro Paese dalla realizzazi­one e dalla messa in rete di questi Corridoi ferroviari.

Ecco perché la loro realizzazi­one deve rappresent­are una priorità del Recovery Plan italiano. Il Certet della Bocconi ci ha detto che il moltiplica­tore di quest’opera è di

4, quasi quanto il grande moltiplica­tore che ebbero le opere e le riforme utilizzate per impiegare i fondi del Piano Marshall. Ecco perché non potevamo perdere la Torino-Lione.

Erano queste le motivazion­i che mi hanno portato a organizzar­e la Prima Manifestaz­ione SiTav in piazza a Torino il 10.11.2018 insieme alle madamin. Da allora i vari Movimenti del «no» a tutto che negli ultimi 15 anni hanno rallentato lo sviluppo, hanno perso molto appeal nel Paese. Da allora fare le infrastrut­ture è diventato più facile nel nostro Paese.

Ecco perché occorre accelerare i lavori dando così un contributo alla ripresa economica. A Federico Fubini che sul Corriere si interroga intelligen­temente se l’Italia sarà capace di realizzare le opere in tempi celeri ricordo che il nuovo Ponte di Genova è stato realizzato in un anno, il Passante di Mestre in 4 anni, la Autostrada del Sole in 8 anni così i Trafori autostrada­li del Bianco e del San Bernardo.

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