Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Longo punta sull’aria di casa «Voglio superare i dieci gol»

Triennale al Vicenza per l’attaccante veneto: «Convinto da un progetto ambizioso»

- Dimitri Canello

Di cifre ufficiali non se ne fanno, ma radiomerca­to sussurra che il Vicenza abbia pagato il cartellino di Samuele Longo 400mila euro all’Inter.

Un investimen­to non trascurabi­le per un ragazzo di 28 anni che era in scadenza di contratto e che è stato blindato per il prossimo triennio. Non si può dire che il centravant­i di Valdobbiad­ene non goda di ottima reputazion­e all’interno del mondo del calcio, considerat­o che c’erano diverse squadre disposte a sgomitare pur di accaparrar­selo e che le origini parlano di una covata nerazzurra cresciuta dietro le spalle nientemeno che di Ronaldo, il Fenomeno.

Longo lo cita, aggiungend­o subito dopo: «Ho avuto l’onore di allenarmi con lui – sorride – ma non posso neanche lontanamen­te pensare di paragonarm­i a lui. Se proprio devo citare un giocatore a cui mi ispiro è Lewandowsk­i, credo di avere una buona tecnica e di essere in grado di far salire la squadra. Il resto me lo darà la stabilità che ho sempre ricercato e che non sono mai riuscito a trovare, non certo per causa mia».

I tanti prestiti, le esperienze in Spagna e i gol segnati in Segunda Division lo hanno reso una sorta di globetrott­er del pallone, ma Longo da tempo aveva voglia di fermarsi e di mettere radici. Meglio se vicino a casa: «L’esperienza a Venezia – spiega – in questo senso è stata molto bella per me. I sei mesi che ho trascorso con la maglia arancioner­overde mi sono serviti tanto e ho visto la mia famiglia, che abita a Valdobbiad­ene, come non mi capitava da tempo. Da quando avevo 16 anni non mi capitava questa possibilit­à, ma devo anche aggiungere che nelle mie scelte non ho mai dato particolar­e peso al fatto di rimanere vicino a casa». E così, dopo un’estate, l’ennesima trascorsa ai margini dell’Inter, finalmente a 28 anni il Vicenza è riuscito a trovare modi e termini corretti per riuscire a staccare la spina dalla casa madre: «Credo che uno degli aspetti più importanti per la carriera – spiega Longo – sia quello di aver trovato adesso stabilità. Non l’avevo mai avuta, non per colpa mia, non era dipeso da me. Ringrazio il Vicenza per avermi dato questa possibilit­à. La trattativa è durata tanto, sapevo dell’interesse biancoross­o fin dal termine del campionato scorso. Poi con il mio agente abbiamo valutato con attenzione tutte le proposte che mi sono arrivate e alla fine ho scelto con entusiasmo Vicenza. So che è una piazza calda e spero che molto presto la tifoseria possa tornare allo stadio a sostenerci».

Nel definire Domenico Di Carlo come un allenatore «concreto e di poche parole», Longo ammette che le sue ambizioni di inizio carriera erano ben diverse: «A 20 anni – spiega – mi immaginavo che a 28 avrei calcato palcosceni­ci ben diversi rispetto agli attuali, ma sono molto contento di essere qui a Vicenza e, ringrazio, anzi la società per aver creduto in me e fatto firmare un contratto triennale. L’obiettivo che mi sono prefissato è quello di superare quota 10 gol. Faccio parte di un progetto serio e ambizioso ed essere vicino a casa è stato un qualcosa di più che mi ha fatto scegliere Vicenza».

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Spagna in biancoross­o Samuele Longo con la maglia del Girona (37 presenze, 14 gol)

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