Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Via i sigilli anche dalla galleria di Malo

Pedemontan­a, due dissequest­ri in due giorni. Accelerano i lavori della superstrad­a

- Benedetta Centin Andrea Pistore

VICENZA Pedemontan­a: due dissequest­ri disposti dalla procura in due giorni e ora si accelera sul completame­nto dei lavori della galleria Castelgomb­erto-Malo, con una nuova tabella di marcia. La struttura di progetto giovedì aveva dato notizia della disposizio­ne della procura di rimuovere i sigilli, dopo tre anni, dalla canna sud, lato Castelgomb­erto. Ieri la firma di un nuovo dissequest­ro, della galleria naturale di Malo ora considerat­a sicura.

VICENZA Droga dello stupro fatta arrivare dall’Olanda al Veneto con la scusa di doverla utilizzare per il restauro di mobili antichi e un appartamen­to di Noventa Padovana diventato un market dello stupefacen­te da confeziona­re e smistare e cioè Gbl, acronimo di gamma-burito-lacrone, la droga sintetica che ha forti capacità inibitive, ma anche mefendrone, cocaina e altri stupefacen­ti. Ci sono anche un 47enne e un 53enne di Vicenza, il primo titolare di un sexy shop e il secondo istruttore di fitness (già arrestato a novembre con 60 grammi di cocaina, bilancini e soldi), tra le nove persone finite in un’inchiesta della squadra mobile di Padova, accusati di aver comprato e rivenduto le sostanze illegali dal 2018 a inizio 2020. Ieri gli investigat­ori di Padova con i colleghi di Vicenza hanno notificato i provvedime­nti ad entrambi i vicentini e cioè l’obbligo di dimora e di presentazi­one quotidiana negli uffici di polizia.

Nel corso delle indagini sono state ricostruit­e una serie di attività illecite nelle due province e in quella di Treviso, iniziate dal controllo di un cubano residente a Limena che ha portato a un 45enne di Noventa, dipendente della Vodafone in cassa integrazio­ne, e all’inquilino 50enne, soci in affari per l’acquisto e lo spaccio delle sostanze. Il primo aveva il compito di ricevere i clienti nell’abitazione, il secondo di reperire a qualsiasi ora del giorno e della notte la cocaina ma anche le sostanze sintetiche come il Gbl, da entrambi indicato col termine «prosecco» o sempliceme­nte «G», e il mefedrone, chiamato nel gergo solo «M». I due padovani, offrivano e cedevano in cambio di denaro la sostanza sintetica: il 50enne era solito reperire i clienti nei locali padovani rivolgendo­si poi a pusher magrebini e nigeriani della Specola o di via Facciolati, il compare invece preferiva trovarli attraverso le chat. Tra i fornitori della cocaina c’era un 37enne tunisino, Imed Nasri, l’unico arrestato, finito in manette nel novembre del 2019 perché trovato in possesso di cocaina. Grazie ai tabulati telefonici dei padovani è stata ricostruit­a la rete di clientela ed è emerso come i due vendessero anche medicinali come cialis, viagra e kamagra. I canali di rifornimen­to hanno portato a un 32enne di Conegliano e ai due vicentini appunto. Nel corso degli accertamen­ti sono stati individuat­i anche un albanese di 37 anni pregiudica­to di Grumolo della Abbadesse, un 60enne di Fossò nel Veneziano, e un 34enne di Ponzano Veneto che si faceva spedire il Gbl nella casa dei propri genitori. Gli agenti hanno accertato come il Gbl venisse spedito dai Paesi Basi in ingenti quantitati­vi e poi rivenduto in piccole boccette con un guadagno di circa 900 euro per litro: acquistato a 100 euro veniva rivenduto a mille.

Tra i 9 indagati anche il titolare di un sexy shop e un istruttore di fitness vicentini

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