Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Reati giù ma arrivano nuove telecamere
VICENZA Da una parte i dati dei reati, che in città e in provincia registrano numeri in calo a doppia cifra. Dall’altra la volontà di ampliare il concetto di sicurezza, facendola diventare «integrata», in grado di guardare anche alle «marginalità» e al degrado sociale attraverso, ad esempio, un sistema informativo che accoglie pure i dati dei servizi sociali del Comune. È questo, in sintesi, il contenuto del «Patto per Vicenza sicura» che il prefetto, Pietro Signoriello, e il sindaco, Francesco Rucco, hanno siglato ieri, con l’adesione dei vertici provinciali delle forze dell’ordine. In sede di presentazione del patto, la prefettura ha presentato alcuni numeri relativi ai reati, tutti con il segno meno: tra gennaio-settembre il calo è del 27% a Vicenza e del 20,7% in provincia e su questi numeri pesa l’effetto del lockdown visto che i numeri più bassi si registrano alla voce borseggi (-41% in città) e furti nei negozi (28,9%). Ma che non sia solo colpa del Covid lo dimostrano i dati relativi al trend del periodo 2015-2019, che registrano una diminuzione dei reati complessivi del 12% sia in città che nel Vicentino, con punte nel capoluogo di -48% per gli scippi, -42% di borseggi, -35% di rapine. Le percentuali potrebbero portare a chiedersi l’esigenza del patto siglato ieri, ma il prefetto spiega: «Quando i fatti criminosi si riducono – afferma Signoriello – non è per caso ma è frutto dell’attività messa in campo anche sul fronte della prevenzione. Ora c’è bisogno di più attenzione in un ottica allargata di sicurezza che riguardi anche il sociale e le marginalità». Ecco quindi la previsione, inserita nel «Patto», del Sic (Sistema informativo comune) con lo scambio di informazioni tra forze dell’ordine, polizia locale e servizi sociali, con la geolocalizzazione di reati e la precisazione di punti o zone della città più delicate sul fronte del Sociale.
L’accordo, inoltre, consentirà al Comune di diffondere in città il servizio dei controlli di vicinato e presentare progetti per ottenere contributi statali dedicati all’ampliamento della rete di videosorveglianza, con due zone nel mirino: «Incrementeremo le telecamere a Campo Marzo e nella zona di Santa Lucia» spiega Rucco. (g.m.c.-b.c.)