Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Industria alimentare sciopero per il contratto
VICENZA «Sarà un autunno molto caldo dal punto di vista sindacale». Sembrerebbe una frase pronunciata da un sindacalista del secolo scorso, invece è quanto detto dai rappresentanti del comparto alimentare di Cgil, Cisl e Uil, che hanno spiegato le ragioni dello sciopero delle ultime quattro ore di ogni turno di ieri.Nel Vicentino le aziende del settore sono un centinaio, la metà delle quali ha già firmato il contratto, con tremila addetti. «Siamo pronti a dare battaglia – sottolineano i sindacati - se Federalimentari (l’associazione datoriale che fa capo a Confindustria e che riunisce 14 diversi settori produttivi, Ndr) non ascolterà le nostre ragioni». Giosuè Mattei (Flai Cgil), Maurizio De Zorzi (Fai Cisl) e Nicola Storti (Uila Uil) precisano: «La querelle non è prettamente di carattere economico, in quanto a regime in quattro anni i lavoratori percepiranno 119 euro in più rispetto al precedente contratto, ma squisitamente politica, essendo questo il primo contratto in rinnovo». I sindacati accusano Confindustria nazionale non solo di voler firmare i nuovi contratti «a salario zero», senza aumenti, ma di voler scardinare la contrattazione collettiva in tutto il settore manifatturiero. Non a caso proprio sono entrati in agitazione anche i sindacati dei metalmeccanici. (m.d.v.)