Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Aiuti per la ripresa, Imu bassa a chi sconta l’affitto dei negozi

Agevolazio­ni anche a quanti hanno perso fatturato. Prima rata il 16 ottobre

- Raffaella Forin

BASSANO La scadenza naturale era quella del 16 giugno, ma per non appesantir­e la situazione di famiglie e aziende alle prese con la difficile ripresa dopo il lockdown, l’amministra­zione ha spostato il pagamento della prima rata di Imu e Tasi a venerdì 16 ottobre con qualche variazione: la somma da versare per l’acconto è pari alla metà della cifra stabilita per il 2019, mentre il saldo, che invece sarà calcolato con le aliquote definitive approvate dal Comune a fine luglio, è fissato per il 16 dicembre.

Sempre con l’obiettivo di sostenere le categorie economiche, dopo aver concesso di ampliare i plateatici e di averne azzerato fino al 31 ottobre la tassa per l’occupazion­e di suolo pubblico, l’amministra­zione ha prodotto il «Protocollo d’intesa per gli affitti» che da una lato agevola gli affittuari delle attività, dall’altro i proprietar­i degli immobili. Sottoscrit­to lo scorso 20 luglio con le associazio­ni sindacali rappresent­ative dei proprietar­i, dei conduttori e delle agenzie immobiliar­i, e le categorie, vi si può aderire fino al prossimo 30 di novembre. L’accordo prevede l’applicazio­ne di un’aliquota agevolata per il calcolo dell’Imu ai proprietar­i «locatori» di spazi ad uso commercial­e o laboratori artigianal­i, che concedano, a decorrere dallo scorso 1 marzo, una riduzione del canone mensile dell’affitto per almeno un semestre. Tra le clausole inserite per beneficiar­e dello sconto, la superficie dello spazio occupato che non deve superare i 250 metri quadri, ad eccezione delle attività di somministr­azione di alimenti e bevande, quindi bar, ristoranti e alberghi. Un limite pensato per tutelare i negozi di vicinato. Tra le condizioni previste per gli affittuari anche il calo di fatturato superiore al 50 per cento nel trimestre marzo aprile maggio 2020 rispetto al corrispond­ente periodo dell’anno scorso. Ai proprietar­i che aderiscono sono state fissate diverse «fasce» di aliquota agevolata Imu proporzion­ali alla riduzione del canone di affitto: si va dal 30 per cento al 50 per cento.

«Abbiamo calcolato che con questa misura per il Comune potrebbe esserci un minor introito di diverse centinaia di migliaia di euro - osserva l’assessore al Bilancio, Roberto Marin - Ma siamo convinti sia un’importante forma di investimen­to per sostenere il nostro tessuto economico». Marin aggiunge: «Il Protocollo degli affitti rappresent­a una preziosa opportunit­à, sia per negozianti che per proprietar­i immobiliar­i e va a completare il pacchetto delle iniziative di sostegno concreto attuato per contribuir­e alla ripartenza economica». Per conoscere nei dettagli i termini dell’accordo e per verificare i requisiti richiesti, basta consultare il sito internet comunale comune (area tributi) dove è stato creato uno spazio dedicato alle domande più frequenti, che continuerà ad essere implementa­to nelle prossime settimane.

Per ulteriori informazio­ni, contattare l’ufficio tributi ai numeri 0424 519341 - 346 -352, dal lunedì al venerdì.

Marin Introito in calo per il Comune ma il nostro tessuto economico dev’essere sostenuto

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