Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Otto anni di processo per i ciliegi danneggiati
MAROSTICA A processo accusati di aver danneggiato un filare di alberi di ciliegio sulle colline di Marostica. Un procedimento penale per una potatura «drastica e irrazionale» delle piante e per un’aratura del terreno eseguita «quanto più vicino possibile agli alberi da frutto». Evidentemente preziosi per il proprietario che all’epoca dei fatti, il 2012, aveva formalizzato denuncia alle forze dell’ordine. La procura di Vicenza aveva così aperto un fascicolo a carico di Mario Cadore e Paolo Faccio, rispettivamente il 67enne di Nove che aveva proceduto all’aratura, per l’accusa «eseguita approssimando le attrezzature agricole sino a circa settanta centimetri dal fusto delle piante», e il 42enne sempre di Nove, proprietario del terreno confinante con quello delle persone offese. Stando al capo di imputazione nella primavera del 2012 Faccio ha fatto potare le piante di ciliegio in modo radicale e in seguito, nell’autunno-inverno dello stesso anno, ha incaricato Cadore di arare in prossimità degli alberi da frutto. Almeno queste erano le accuse che avevano portato in aula i due, accusati di danneggiamento in concorso. Ma il troppo tempo trascorso da quegli episodi ha cancellato le contestazioni. Il giudice Valeria Cioffi ha infatti sentenziato il non doversi procedere per intervenuta prescrizione. (b.c.)