Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Superbonus, patto Artigiani-Aim energy per far decollare le ristrutturazioni
VICENZA Ristrutturare casa, appartamento, ufficio o condominio senza sborsare un euro e appoggiandosi sia alle imprese del settore che ad Aim energy, in qualità di «partner finanziario». In sostanza una banca, solo che al posto di incassare mutui o finanziamenti incassa il credito d’imposta garantito dall’ecobonus al 110% dello Stato. Ieri il ramo d’azienda del gruppo di contra’ San Biagio e Confartigianato hanno annunciato un piano d’azione che mira a sprigionare tutte le potenzialità economiche dell’incentivo alle ristrutturazioni previsto dal Governo nell’ambito della rassegna «Citemos» sullo sviluppo sostenibile. Al convegno in Basilica L’amministratore unico di Aim energy Fausto Costenaro ha annunciato: «Abbiamo messo a disposizione un budget di dieci milioni di euro all’anno, a partire dal prossimo anno, per sostenere gli interventi gestendo i crediti d’imposta in dalle aziende di Confartigianato. E il segretario generale degli Artigiani Francesco Giacomin dichiara: «Un accordo importante per far decollare nel territorio uno strumento che porta beneficio non solo alle aziende ma anche all’ambiente e alle città». In buona sostanza, il proprietario di un immobile che decide di eseguire determinati lavori di ristrutturazione in grado di innalzare il rendimento energetico dell’edificio – e rientrando nelle categorie del superbonus – può godere di un credito d’imposta del 110%, con uno sconto in fattura che arriva fino al costo totale dell’intervento. Un esempio concreto: se i lavori costano 10 mila euro, l’azienda che li svolge potrà fare uno sconto in fattura di 10 mila euro – cioè lavori a costo zero per il proprietario – potendo contare però su di un credito d’imposta di 11 mila euro (cioè il 110 per cento di 10 mila euro). A sua volta, l’azienda potrà cedere quello stesso credito ad un partner finanziario – come una banca oppure nel caso dell’accordo in questione anche Aim energy – e farsi rimborsare il totale degli 11 mila euro o una somma simile (al netto dei costi). Risalendo la catena si arriva dunque al partner finanziario, che recupera la spesa con uno sgravio d’imposte nell’arco di 5 anni. «Noi non ci guadagniamo nulla – afferma Costenaro – e al massimo andiamo alla pari con i costi, che stiamo ancora stimando. Per questo dobbiamo definire nel dettaglio le condizioni di cessione del credito tra noi e le aziende coinvolte, che al momento sono quelle di Confartigianato, ma se altre categorie vorranno entrare nell’accordo noi le accoglieremo».