Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Mei si ferma a 700 chilometri. «Ma ritento»
La ciclista voleva battere il record mondiale, non ce l’ha fatta per problemi fisici
BASSANO Era partita alla grande, l’altro ieri, abbattendo il record mondiale di 500 chilometri consecutivi sui pedali, che ha coperto in 17 ore. Poi, superati i 700 chilometri con il sostegno degli applausi del pubblico, ieri mattina ha dovuto arrendersi per motivi fisici. Il collo e la parte alta della schiena le dolevano troppo e, su consiglio dei medici, è scesa dalla bicicletta. Tuttavia, la campionessa di ciclismo Anna Mei non ha abbandonato l’idea di arrivare al traguardo di 1000 chilometri. Sulla pista del velodromo Mercante sono stati in tanti, di giorno e di notte, a seguire, gioire e soffrire per la sua impresa dal risvolto solidale. La ciclista ravennate, già detentrice di numerosi titoli, ha infatti «indossato le ali» per sostenere la causa e raccogliere fondi per i bambini «farfalla», malati di epidermiolisi bollosa, e i loro familiari (per donazioni www.debra.it). «Il traguardo della solidarietà è stato raggiunto, con tanta gente che ha tifato per lei nelle 27 ore di pedalata - precisa Nicola Argesi dell’Unione ciclistica 2000, curatore dell’evento che ha tenuto con il fiato sospeso molti appassionati delle due ruote - È una prova molto difficile quella per cui è scesa in pista, legata a tante variabili». E ancora: «Ho organizzato molti appuntamenti ciclistici di spessore al Mercante- ma questo è stato il più emozionante, quello che mi ha coinvolto maggiormente come sportivo e come uomo».
«Ho dato tutto, perché i piccoli pazienti lo meritano è il commento di Mei sui social, dispiaciuta per non essere arrivata ai 1000 chilometri il vento e le basse temperature notturne hanno compromesso la prova. Questa è la vita: bisogna imparare ad accettare. Ma l’obiettivo resta».