Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Dalmonte: «Il prossimo tour de force? Giochiamo bene, un colpaccio ci sta»
«Il sogno nel cassetto? Arrivare in serie A e affermarmi nel calcio. Magari presto, così da incontrare Cristiano Ronaldo, un mito. Con il Genoa non ci sono mai riuscito».
Nicola Dalmonte, 23 anni compiuti a settembre, arrivato al Vicenza in prestito (con diritto di opzione) dalla società rossoblu, si è raccontato ai microfoni di Radio Stella. Dopo due partite in campionato, a Venezia (sconfitta 1 a 0) e contro il Pordenone al Menti (1-1) in cui, in campo dal primo minuto, ha raccolto consensi da più parti e sfiorato il gol, fermato dal palo.
«Mi sarebbe piaciuto esordire in casa con un gol, sarebbe stato importante. Peccato. I giudizi positivi? Fanno piacere ma abbiamo appena iniziato. Speriamo di continuare così e di fare meglio. In classifica potevamo avere qualche punto in più, a Venezia ci stava un pari, col Pordenone abbiamo giocato abbastanza bene e siamo stati comunque bravi a pareggiarla una volta andati sotto. Non era facile. La squadra di Tesser è tosta. Ma abbiamo ancora tante partite davanti. Il gol in rovesciata di Cappelletti? Gli abbiamo fatto i complimenti, adesso però aspettiamo le paste».
A Vicenza Dalmonte si è ambientato subito. Con i compagni, in città: «Sto benissimo, ho già trovato casa, Vicenza è simile a Ravenna, da dove vengo io» precisa, e con il tecnico Di Carlo, già avuto a Cesena: «Mi aveva fatto esordire in prima squadra, l’ho sempre ringraziato per questo. Ora ringrazio lui e la società anche per l’opportunità Vicenza. La trattativa in effetti tra i club è stata un po’ lunga. Di Carlo mi aveva chiamato e mi aveva fatto piacere, io non ci ho pensato due volte a dire sì. questo era l’importante».
Alla ripresa del torneo ci sarà un tour de force, Monza, Salernitana, Spal in sette giorni, e a seguire altro impegno infrasettimanale, il 28 ottobre in Coppa Italia contro l’Udinese: «Periodo intenso e complicato ma sono tutte partite bellissime da giocare con squadre molto forti - dice Dalmonte - anche la possibilità di affrontare in Coppa Italia alla Dacia Arena l’Udinese è un bel palcoscenico. Magari potremmo riuscire a fare il colpaccio. Chissà, nel cammino dalla nostra parte del tabellone ci sarebbe l’Inter».
Già perché Dalmonte da sempre è tifoso nerazzurro: «Da ragazzino andavo anche a Milano a vedere le partite» racconta e affrontare l’Inter sarebbe un altro sogno nel cassetto per un 23enne che spera di essere protagonista col pallone da quando a 6 anni ha dato i primi calci nella società vicino a casa, per approdare al Ravenna e quindi al settore giovanile del Cesena dove è cresciuto.
«I primi tifosi? Babbo e mamma, la mia ragazza Gaia, con cui convivo, e i nonni. Mi seguono da sempre, mi accompagnavano agli allenamenti da ragazzino. Nonno Carlo mi chiama ancora per sapere com’è andata. I miei genitori venivano a vedermi anche quand’ero a Trapani e da Ravenna non era proprio una passeggiata... ora Vicenza è più vicina».