Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Influenza, via alla vaccinazione già distribuite 82 mila dosi
Il direttore generale dell’Usl 8 dà l’esempio. Patto con i pediatri per eseguire il maggior numero di iniezioni. Covid, si punta a «non bloccare gli ospedali»
IVICENZA «Non siamo ancora all’allarme rosso ma l’impressione è che sia nuovamente in atto una circolazione comunitaria del virus. La sfida ora non è solo quella di salvare i pazienti, ma pure di non bloccare nuovamente tutte le attività ospedaliere». Giovanni Pavesi, direttore generale dell’Usl 8 Berica è molto pragmatico. Non a caso ieri mattina, unitamente a tutta la direzione strategica, ha «inaugurato» su se stesso la campagna di vaccinazione antinfluenzale, iniziata con due settimane d’anticipo rispetto al passato. Un grammo di buon esempio vale più di un quintale di parole, diceva San Francesco di Sales: un messaggio simbolico che è sembrato essere rivolto non solo alla popolazione, ma in particolare agli operatori sanitari. «Il nostro obiettivo è quello di vaccinare almeno 3.600 dipendenti sui seimila della nostra azienda. Ovverosia il 60% a fronte del 13% dello scorso anno. Auspichiamo una massiccia adesione in quanto crediamo sia un dovere morale verso la nostra utenza», afferma il direttore sanitario dell’Usl 8 Salvatore Barra. «Per noi è fondamentale capire cosa abbiamo di fronte», commenta il direttore di Malattie infettive, Vinicio Manfrin che nel solo arco della scorsa nottata ha visto ricoverare tre persone per Covid nel proprio reparto, che ora ha tredici pazienti positivi al coronavirus, mentre sono quattro quelli in terapia intensiva e dieci in pneumologia, per un totale 27 pazienti. In provincia, da domenica a ieri, i nuovi casi di positivi al virus sono stati 55. «Abbiamo già allestito una zona da dedicare alla terapia semi intensiva – aggiunge Pavesi – che per ora è totalmente vuota e speriamo lo resti, senza dimenticare l’ospedale di Noventa dove vengono indirizzati coloro che sono in via di guarigione, attualmente nove». La situazione nelle scuole è ancora sotto controllo, tant’è che di dieci casi di positività riscontrati in altrettanti istituti, solo una classe è stata posta in quarantena in quanto si è trattato di una scuola materna. E proprio a causa del Covid, vaccinarsi contro l’influenza, quest’anno, è più importante che mai. Sul fronte vaccino sono 120 mila le dosi a disposizione dell’Usl Berica: « Sono 82 mila - precisa il direttore dei servizi sociosanitari Giampaolo Stopazzolo - quelle già a disposizione dei medici di famiglia e dei pediatri di libera scelta che a fronte di un accordo con l’Usl 8 si sono resi disponibili a vaccinare non solo i propri pazienti, ma anche gli altri bambini nelle sedi vaccinali di Vicenza in via Porto Godi, Longare, Torri di Quartesolo, Sandrigo e Noventa per il distretto est e ad Arzignano, Montecchio Maggiore, Lonigo e Valdagno per il distretto ovest, il martedì, mercoledì e giovedì di ogni settimana, dalle 17 alle 20. Ciò sempre al fine di non creare assembramenti negli studi dei medici. Altre ottomila dosi sono a disposizione delle Rsa che si muoveranno con il proprio personale interno appositamente istruito». La priorità verrà data agli operatori sanitari, compresi quelli delle case di riposo, a coloro che soffrono di gravi patologie, agli over 60 e ai bambini tra i 6 mesi e i 6 anni, per i quali la vaccinazione sarà gratuita. «Le rimanenti 40 mila dosi di vaccino – chiarisce il direttore del Servizio di igiene e sanità pubblica, Maria Teresa Padovan – verranno rese disponibili per la seconda fase, destinata a chi svolge un lavoro di interesse collettivo, per le quali verranno dedicate giornate ad hoc a novembre. Per chi non rientra nelle categorie sopra citate sarà sufficiente recarsi in farmacia a comprare il vaccino e poi recarsi dal proprio medico».