Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Picchiata dal compagno per l’ennesima volta trova la forza di denunciarlo e lo fa arrestare
Maltrattata anche la madre della donna. L’uomo: «Solo una discussione in famiglia»
BASSANO Maltrattamenti in famiglia e lesioni personali: con questa accusa è finito in manette in 35enne magrebino che nella tarda serata di domenica ha picchiato la compagna, una 45enne bassanese, nell’abitazione che la coppia divide in città.
Erano da poco passate le 21.30 quando è arrivata la chiamata al 112. A chiedere aiuto la donna. «Vi prego venite, lui sta cercando di rientrare in casa, abbiamo paura», il grido d’aiuto della vittima, per l’ennesima volta obiettivo della violenza cieca del compagno che, poco prima, si era scagliato contro di lei, colpendola ripetutamente. Per provare a difenderla era intervenuta anche la madre della donna, prima insultata e poi malmenata e spinta lontano dall’uomo. Solo il caso ha voluto che l’anziana non subisse lesioni. Dopo essere riuscite a cacciare di casa il 35enne, le due donne hanno chiamato i carabinieri. Una gazzella del radiomobile ha raggiunto l’indirizzo indicato.
Al loro arrivo i militari hanno visto uscire dalla pa lazzina proprio l’uomo indicato nella telefonata che, visibilmente agitato, cercava di allontanarsi. Subito fermato, il magrebino non ha opposto resistenza. Per i carabinieri, però, non è stato facile convincere le due donne, che si erano barricate in casa, ad aprire. Il 35enne, infatti, aveva tentato più volte di forzare l’ingresso, provando anche a la porta con calci e pugni. Solo l’arrivo dei carabinieri l’ha convinto a desistere dall’intento.
I militari hanno trovato l’appartamento in disordine e la 45enne ancora sotto shock e con evidenti segni di violenza in volto. La vittima ha raccontato che non era quello il primo episodio di soprusi che era costretta a subire, che in passato era stata al pronto soccorso ma che non aveva mai avuto il coraggio di denunciare il compagno, perché intimorita dalle minacce di ritorsione e di ulteriori violenze sia fisiche che psicologiche. Fino domenica quando non è più riuscita a sopportare l’ennesima aggressione. Accompagnata in ospedale, è stata giudicata guaribile in 5 giorni, mentre il 35enne, ascoltato, ha cercato di difendersi, definendo l’accaduto una banale discussione familiare. Su disposizione del pm di turno Alessandra Block, il magrebino è stato arrestato e posto ai domiciliari, un’altra abitazione.