Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Ora l’ex outsider De Berti studia da successore
VENEZIA Una carriera fulminante. Poco più di cinque anni fa, nel maggio del 2015, l’avvocato Elisa De Berti era il sindaco del piccolo Comune di Isola Rizza, 3.248 abitanti nella Bassa Veronese. Era stata rieletta in municipio solo un anno prima e tentava, senza troppe velleità, l’avventura in Regione: prese 1.170 preferenze, ben distanti dalle 5.535 dell’ex deputato Alessandro Montagnoli, e restò fuori. Ma per poco. Al momento di formare la giunta, infatti, Zaia la chiamò a sorpresa come assessore esterno per affidarle una delega delicatissima, quella alle Infrastrutture e ai Trasporti che fu di Renato Chisso fino allo scandalo del Mose. Ora, 5 anni più tardi, non solo è stata rieletta (stavolta le preferenze sono state 4.769 e, per uno scherzo del destino, a rimanere a casa è stato Montagnoli, invischiato nella vicenda del bonus Inps) e non solo è stata confermata in giunta ma è diventa addirittura vicepresidente, il che ne fa la candidata naturale alla successione di Zaia quando lui, nel 2025, non si potrà più ricandidare. «Non è assolutamente così - si schermisce lei - non credo affatto che il vice sia favorito rispetto ad altri per quella candidatura». Diventata una fedelissima di Zaia, che ne apprezza la riservatezza, la determinazione, la capacità di sbloccare dossier importanti (su tutti la Pedemontana e la Tav) e la solida rete di relazioni intessuta al ministero dei Trasporti, ricambia: «Lavorare col presidente è la più straordinaria esperienza che un amministratore possa vivere». Sposata, due gemelli di 15 anni, in realtà in queste settimane non ha mai smesso di seguire il settore che le è stato affidato: «La partita di Cav è quella su cui mi concentrerò di più nei prossimi 5 anni. Vogliamo dar vita alla holding autostradale del Nordest, confermando la concessione sul Passante e prendendoci quelle in scadenza, a cominciare dalla Brescia-Padova».