Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Basilica, proiezioni video e jazz in attesa della grande mostra
Un «cubo magico» mostrerà la storia della città, poi l’evento sul Rinascimento
VICENZA Non ci saranno grandi mostre per un anno intero. Però arriveranno i concerti jazz, il «cubo magico» con videoproiezioni e forse pure esposizioni di opere d’arte, i disegni realizzati dai più giovani in periodo di lockdown. Non sarà dunque una Basilica Palladiana priva di eventi quella che affronterà i prossimi mesi da qui all’autunno del 2021. Il monumento simbolo di Vicenza ha già dovuto fare i conti con l’emergenza sanitaria da Covid-19, che ha costretto il Comune a fermare anzitempo scorso la mostra «Ritratto di donna» allestita nel salone. A metà novembre quegli stessi spazi avrebbero dovuto ospitare la prima mostra organizzata dalla Regione sugli 800 disegni elaborati dai giovani durante la quarantena forzata in primavera, ma i contagi del coronavirus tornati a correre – e l’eventualità di nuove strette sulle norme anche dal Governo nelle prossime settimane – hanno spinto il presidente Luca Zaia di posticipare tutto alla prossima primavera. «Faremo tutto il possibile per farci trovare pronti« dichiara il sindaco, Francesco Rucco.
Ma nel frattempo che fare negli spazi della Basilica? «Avevamo in mente una mostra-ponte – afferma l’assessore alla Cultura, Simona Siotto – ma era già stata soppiantata dall’iniziativa della Regione e ora non possiamo riproporla. Quindi chiuderemo l’allestimento e per Natale la città avrà in regalo il cubo magico». Il riferimento va alla forma che prenderà l’allestimento mobile presente nel salone della Basilica, che una volta chiuso diventa un parallelepipedo di otto metri di larghezza – mobile – sul quale si possono effettuare videoproiezioni ma anche esposizioni temporanee. «Stiamo già lavorando al progetto per realizzare proiezioni sulla storia della Basilica e sulla Vicenza del Rinascimento – osserva l’assessore – in modo da anticipare i contenuti della prossima grande mostra del prossimo anno». Ma non è tutto. Le immagini proiettate arriveranno solo dalla metà di dicembre in poi, mentre prima il programma del Comune prevede di ospitare in Basilica alcuni concerti dell’edizione invernale del Vicenza jazz. Dopo quegli eventi dovrebbe essere ricalendarizzata la mostra della Regione, la prossima primavera, e dopo quell’evento ecco tornare in auge l’idea della mostra-ponte, che potrebbe essere riproposta in periodo estivo. Sotto il titolo «Le mappe dell’amore», il progetto – «già validato anche dalla Soprintendenza» fanno sapere dal Comune – prevede di esporre centinaia di pezzi tutti vicentini provenienti dagli archivi dei musei civici («Alcuni mai esposti» sottolinea Siotto) e metterli in dialogo con quadri e statue del museo del Risorgimento, del museo Naturalistico di Santa Corona e di alcune collezioni private. Alla fine del 2021, invece, è stato messo in programma il secondo appuntamento – dei tre previsti – con le grandi mostre: l’esposizione sul Rinascimento è calendarizzata dal dicembre 2021 alla primavera del 2022, anche se tutto dipenderà dall’andamento della pandemia: «In questo momento la mostra è confermata – sostiene l’assessore – ma di questi tempi è difficilissimo fare programmazione e seguirla fino in fondo, specie sul fronte della cultura e dei grandi eventi, che richiede un lavoro da avviare con molti mesi di anticipo».
Un’ultima nota in tema di mostre riguarda infine Palazzo Chiericati, che dai primi di dicembre ospiterà un’esposizione di opere di Romano Lotto nelle sale al seminterrato dove finora erano esposti i giocattoli della collezione Cavalli-Rosazza: come da richieste della Soprintendenza l’allestimento sarà rivisto, con la rimozione dei pannelli orizzontali, e due sale saranno mantenute libere.
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Siotto La mostra del 2021 è confermata ma di questi tempi è difficilissi mo fare programmazione