Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Lotta allo smog, la Provincia: troppi Comuni senza ordinanza

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VICENZA Da una parte l’invito ai Comuni ad «adottare le ordinanze antismog» e dall’altra lo studio di nuovi strumenti da mettere in campo, come i filtri per i camini. La Provincia ha fatto il punto ieri, durante il tavolo tecnico zonale, sulle disposizio­ni in materia di lotta all’inquinamen­to atmosferic­o da polveri sottili. Un tema che attanaglia il Vicentino come gran parte del Veneto e delle città nella Pianura Padana e che ogni anno viene combattuto anche con le ordinanze antismog che vietano la circolazio­ne ai veicoli considerat­i più inquinanti. L’accordo di bacino padano, stipulato dalle regioni del nord negli anni scorsi, prevede che i Comuni intervenga­no con misure di contenimen­to delle polveri sottili dal primo ottobre al 31 marzo. Ad oggi, però, in provincia solo Vicenza ha seguito alla lettera l’accordo, emanando le disposizio­ni che vietano la circolazio­ne per i veicoli a benzina euro 0 e 1 e per quelli a diesel euro 0,

1, 2 e 3 in centro storico e nei quartieri limitrofi dal lunedì al venerdì nella fascia oraria

8.30-18.30. Ieri erano collegati in videoconfe­renza rappresent­anti di 50 Comuni della provincia e a loro è arrivato l’appello ad «emanare le ordinanze antismog». In quell’occasione è stato citato lo studio di Arpav (Agenzia regionale per la protezione ambientale), secondo il quale durante la quarantena della scorsa primavera i livelli di smog sono calati «in maniera non particolar­mente significat­iva». Segnale che ha spinto l’ente provincial­e, in queste settimane, a progettare nuovi interventi, come il rinnovo del fondo per l’acquisto di nuove caldaie, visto che i 100 mila euro messi a disposizio­ne lo scorso anno sono serviti a finanziare un quarto delle richieste giunte in Provincia, ovvero 200 sulle 800 totali. «Abbiamo la stessa cifra anche per il prossimo annodichia­ra il consiglier­e provincial­e delegato all’Ambiente, Matteo Macilotti (nella foto)–. Entro dicembre decideremo come utilizzarl­o, ma stiamo valutando di intervenir­e sulla combustion­e di biomassa legnosa che è tra le principali fonti di emissione di polveri sottili, in particolar­e incentivan­do la messa in funzione di filtri nei camini aperti». (g.m.c.)

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