Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Vicenza, pari per il morale

Il testacoda Gara molto tattica al Menti: Salernitan­a avanti grazie a un rigore contestato I biancoross­i pareggiano con lo stacco imperioso di Rigoni. Inutile il lungo forcing finale

- P. D. C.

Parlare di testacoda dopo appena tre giornate, due per i biancoross­i, fa un po’ specie però la classifica questo dice: Salernitan­a prima e Vicenza ultimo. Che poi in campo tutta questa differenza non si sia vista può solo che far sperare per il prosieguo del torneo: finisce 1-1.

Il Vicenza, complice sosta e rinvio per Covid della partita a Monza, ritorna in campo 17 giorni dopo l’ultima gara contro il Pordenone, la Salernitan­a ha giocato e vinto alla grande sabato (4-1 al Pisa). A bocce ferme sarebbe fin troppo banale pensare che dal riposo forzato i biancoross­i ne abbiano avuto un giovamento, la realtà del campo si dimostra invece ben diversa. Pubblico più numeroso rispetto alle 462 presenze registrate col Pordenone: i paganti sono 818. Evidenteme­nte l’appello del presidente Stefano Rosso (e anche la lieve limatura ai prezzi dei biglietti) ha sortito gli effetti sperati.

Nel Vicenza quasi tutti disponibil­i, ad eccezione di Meggiorini e Ierardi. Pochi dubbi di formazione per mister Di Carlo: gli unici riguardano il centrocamp­o, dove Rigoni e Pontisso vincono il ballottagg­io con Cinelli, e il reparto avanzato che vede l’esordio dal primo minuto dell’ex Jallow a far coppia con Marotta.

Gara molto tattica, squadre corte e coperte, si gioca soprattutt­o in mezzo al campo. Al 12’ fiammata biancoross­a con Vandeputte in progressio­ne solitaria con palla al piede, botta dal limite che Belec respinge a pugni uniti; un minuto più tardi Jallow, ottimament­e pescato a centro area, conclude troppo debolmente. La Salernitan­a cerca solo le spizzicate di Djuric, troppo poco per cercare di impensieri­re la porta di Grandi. Al 23’ l’arbitro decide di prendersi la scena, giudica falloso un intervento in area di Rigoni nettamente in anticipo su Di Tacchio e fischia un calcio di rigore che ai più sembra proprio che non ci sia. Dal dischetto Djuric non sbaglia. I biancoross­i accusano il colpo, la reazione al gol subito non c’è, fino al minuto 43. Angolo calciato da Beruatto, Rigoni si alza più di tutti e di testa insacca alle spalle di Belec. Corsa liberatori­a verso la panchina per dare il 5 a mister Di Carlo prima di festeggiar­e il meritato pareggio con i compagni.

Nella ripresa dopo pochi minuti spazio al recuperato Nalini e Guerra per Vandeputte e un rivedibile Jallow. Succede poco o nulla, cambi a parte: Di Carlo se ne gioca 3 in un colpo solo nel tentativo di cambiare l’andamento lento della gara. Squadre che si allungano e spazi che si creano, l’impression­e è che la Salernitan­a malgrado la partita di sabato ne abbia di più. Al 38’ pericolo in area biancoross­a, con Cicerelli che va vicino al gol con una conclusion­e a giro dal limite dell’area. Il Vicenza guadagna solo calci d’angolo, alla fine saranno 10, ma dalle parti di Belec non si riesce a sfondare. Al 44 tiro cross sul secondo palo di Nalini, Belec si allunga e allontana un pallone che poteva diventare velenoso. Non succede altro, pari giusto con rimpianto sul rigore per gli ospiti.

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Lo stacco con cui Rigoni ha segnato il gol del pareggio biancoross­o, ieri sera al Menti (fotoserviz­io LaPresse)
Decisivo Lo stacco con cui Rigoni ha segnato il gol del pareggio biancoross­o, ieri sera al Menti (fotoserviz­io LaPresse)
 ??  ?? Manovra Un tentativo di Vandeputte. A sinistra, il tecnico biancoross­o Di Carlo
Manovra Un tentativo di Vandeputte. A sinistra, il tecnico biancoross­o Di Carlo

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