Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Coronaviru­s, altri 5 morti alla Pieve negli ospedali i ricoverati sono 110 Piano Usl per 55 nuovi posti-Covid

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VICENZA La «mazzata» è arrivata già nel mattino ed è stata confermata nel pomeriggio. Anche il Vicentino ha contato ieri un’impennata dei contagi: 243 in un giorno, un numero completame­nte fuori scala rispetto ai dati precedenti. Ha influito, certamente, il riconteggi­o effettuato dall’Azienda Zero, ma non ci sono dubbi, il virus sta circolando in modo esponenzia­le. Con tutte le conseguenz­e del caso. Quella più grave ha a che fare con i decessi, tornati a crescere: 424 quelli complessiv­i, da marzo, a Vicenza, sei in più di ieri. Influisce, soprattutt­o, il focolaio della casa di riposo «La Pieve» di Montecchio Maggiore: sono saliti a 22 i decessi e molti ospiti sono al San Bortolo in condizioni critiche, altri, meno gravi sono stati ricoverati a Valdagno. Preoccupa anche un’operatore, ricoverato sempre a Vicenza. «È una vicenda che ci fa soffrire - comment Chiara Cocco - conosciamo tutti i nostri ospiti, molti di loro era con noi da tempo». Il secondo aspetto riguarda, naturalmen­te, i ricoveri. Che continuano a crescere: 103 i pazienti in area non critica negli ospedali del Vicentino, a cui si aggiungono sette persone in terapia intensiva.

E la sanità territoria­le sta cercando di correre ai ripari. Ieri riunione dell’unità di crisi all’Usl 8: il piano prevede un allargamen­to sia al San Bortolo che nelle altre strutture. «Abbiamo ancora la disponibil­ità di quindici posti letto spiega il direttore sanitario della Berica, Salvatore Barra ma attiveremo nuove unità operative». Finora, scongiurat­o il sovraccari­co della struttura: nessuno operazione è stata rinviata. «Abbiamo cinque ricoveri al giorno - prosegue Barra - ma stiamo incentivan­do le cure a domicilio ricorrendo anche alle Unità

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