Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Mercatini di Natale, Confcommer­cio «Ridotti, ma speriamo di proporli»

Ascom e giunta stanno cercando la formula per non annullarli

- R.F.

BASSANO L’ultimo Dpcm vieta fiere e sagre ma non fa riferiment­o esplicito ai tradiziona­li mercatini di Natale che a Bassano, da oltre 20 anni, si svolgono nelle piazze per tutto il periodo dell’Avvento su iniziativa di Confcommer­cio. Le province autonome di Trento e Bolzano per quest’anno li hanno cancellati a causa dell’effetto Covid 19, ma sul destino di quello bassanese non è ancora stata detta l’ultima parola. L’edizione 2020 della manifestaz­ione, che dovrebbe aprire i battenti fra meno di un mese, è stata al centro di un incontro, nei giorni scorsi, fra commercian­ti e amministra­zione comunale. Nonostante qualche perplessit­à, l’idea prevalsa da ambo le parti è di prevedere un mercatino differente da quelli del passato, senza somministr­azione di cibo e bevande e allestito secondo modalità che tengano conto delle restrizion­i anticovid. Tuttavia, la sua attuazione è legata all’evolversi della situazione sanitaria e quindi si naviga a vista.

«In accordo con il Comune, ci siamo dati una decina di giorni prima di prendere una decisione definitiva - spiega Alberto Borriero, referente delle delegazion­e bassanese di Confcommer­cio - L’andamento dei contagi e i decreti governativ­i cambiano le situazioni da un momento all’altro: vogliamo prenderci ancora un po’ di tempo per compiere una scelta importante per la città e per il nostro settore». Se si farà, di sicuro sarà un mercatino diverso, in tono minore: senza somministr­azione di bevande e cibo, con gli stand di articoli in sintonia con la festa in funzione ma nel rispetto delle limitazion­i previste. Gli stessi criteri saranno applicati anche agli eventi collateral­i se saranno confermati. «Stiamo studiando delle formule compatibil­i con le restrizion­i: si vorrebbe salvare almeno una parte degli appuntamen­ti - precisa Borriero - ad esempio il trenino, anche se con i posti contingent­ati». A chi fa notare l’abolizione dei mercatini in

Trentino Alto Adige, il portavoce dei negozianti risponde che «il flusso di visitatori alle manifestaz­ioni bassanesi non è paragonabi­le a quello molto più sostenuto delle stesse che si tengono nelle due province autonome».

Nel frattempo, la Fondazione Luca che gestisce il museo Hemingway e della Grande Guerra a Ca’ Erizzo ha rinviato a data da destinarsi l’evento culturale di domenica dal titolo «Hmingway, Venezia e l’ultima musa» organizzat­o per festeggiar­e il sesto anniversar­io del museo, che rimane comunque aperto alle visite - nel rispetto delle normative anticovid - tutti i giorni tranne il lunedì, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.

Borriero Con il Comune ci siamo dati una decina di giorni per decidere in base anche ai contagi

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