Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Scuola, 31 milioni per il piano bus

Contagi record, i medici a Speranza: «Rivaluti la classifica­zione gialla». Zaia: «Numeri alti? Facciamo più test»

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VENEZIA Il Veneto è pronto per la riapertura delle scuole superiori, il 7 gennaio. La Regione ha presentato il piano trasporti che prevede investimen­ti per 31 milioni. Intanto è scontro sui contagi record, i medici chiedono di rivalutare la zona gialla, Zaia: noi facciamo più tamponi.

VENEZIA È pronto, ed è stato sottoposto ieri mattina ai prefetti, il piano di potenziame­nto del trasporto pubblico locale indispensa­bile per consentire il rientro a scuola degli studenti delle superiori il prossimo 7 gennaio, data indicata dal ministro Lucia Azzolina per la ripresa della didattica in presenza.

A metterlo a punto, dopo un mese di lavoro in sinergia con la collega all’Istruzione Elena Donazzan e la direttrice dell’Ufficio scolastico regionale Carmela Palumbo, è stata la vice presidente della Regione - con delega ai Trasporti - Elisa De Berti, che l’ha presentato ieri durante la quotidiana conferenza stampa del presidente Luca Zaia a Marghera. «Abbiamo messo a disposizio­ne dei prefetti il lavoro che come Regione abbiamo svolto nelle settimane scorse attraverso l’attivazion­e dei tavoli di coordiname­nto provincial­i, prendendo in consideraz­ione tre differenti scenari: rientro del

50% dei ragazzi, dell’80% e del 100% - spiega De Berti -. Alla fine la scelta del ministero è caduta sul 75%, per cui il modello che stiamo utilizzand­o è quello preparato per

l’80%, che va solo limato. È sicurament­e un’ottima base di partenza per le prefetture».

Proprio l’attribuzio­ne ai prefetti del potere di coordiname­nto su questa materia, scelta dettata dall’impossibil­ità per il ministero dell’Istruzione di verificare con puntualità sui territori la «messa a terra» del piano di rientro deciso a Roma, aveva fatto andare su tutte le furie Zaia, che aveva accusato Azzolina di voler «esautorare» le Regioni, per di più dopo che queste si erano già attivate per riunire i diversi attori attorno ai tavoli provincial­i. Ma alla fine il buonsenso ha prevalso e non c’è stato alcuno scontro, «anche perché racconta De Berti - i prefetti hanno ammesso che se dovessero riavviare daccapo l’iter oggi non sarebbe in grado di garantire l’operativit­à del servizio per il 7 gennaio». Meglio quindi partire dal dossier predispost­o da Palazzo Balbi, che sarà oggetto di incontri nelle prefetture, provincia per provincia, tra oggi e lunedì.

«L’indicazion­e data dal Dpcm e dal ministero dell’Istruzione, come detto, è di far rientrare a scuola il 75% degli studenti delle superiori,

De Berti Abbiamo messo a disposizio­ne dei prefetti il lavoro svolto fino a oggi Ci abbiamo messo un mese

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