Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Malo e la battaglia per il mercatino di Natale in piazza

Il Comune prova ad aggirare i divieti. La prefettura chiede chiariment­i

- Collicelli

MALO (VICENZA) L’appiglio burocratic­o si trova a pagina 38 dell’allegato del Dpcm del 3 dicembre scorso, che regolament­a le attività di commercio al dettaglio su aree pubbliche «che si possono considerar­e ordinarie per la loro frequenza di svolgiment­o». Per il Comune di Malo, il mercatino di Natale rientra in quella casistica: «Lo facciamo ogni anno, quindi per noi è ordinario. Posso capire che sia interpreta­bile in diversi modi, il dubbio ce l’abbiamo, ma per noi è così». E dunque, con le parole dell’assessore alle Attività produttive del comune dell’Alto Vicentino, Matteo Golo, Malo si appresta a inaugurare quello a cui in molti, da Trento e Bolzano ma anche Verona o Vicenza, hanno rinunciato.

Le norme sono sembrate chiare a tutti nelle scorse settimane, tanto che persino nel sito del governo campeggian­o tra le domande frequenti i divieti scritti nero su bianco per i mercatini di Natale considerat­i «attività a carattere commercial­e di natura fieristica» e per questo vietati in seno ai diktat del Dpcm che causa pandemia da Covid-19 impedisce di svolgere «sagre, fiere di qualunque genere o gli altri analoghi eventi».

«Ma il nostro non è una fiera, bensì un mercato come quello settimanal­e – spiega l’assessore – ho letto il provvedime­nto del governo e abbiamo contattato tutti i responsabi­li di polizia locale e dirigenti comunali: non facciamo nulla che non sia previsto dalle norme. Non so quali valutazion­i abbiano fatto le amministra­zioni di altre città ma penso che come in molte cose c’è sempre chi parte per primo. Per noi si tratta della volontà di cercare di creare un po’ di normalità».

Dunque il mercatino, organizzat­o dai volontari della Pro Malo, è previsto le prossime due domeniche in piazza Zanini, dove arriverann­o 15 bancarelle di espositori con gastronomi­a, pure il Babbo Natale e prodotti di hobbistica e artigianat­o locale. E anche questa è una discrimine: «Non saranno commercian­ti e venditori puri – afferma il presidente della Pro Malo, Giuseppe Turrone – e dunque la considero un’attività diversa dai grandi mercatini che si allestisco­no altrove».

L’evento, pubblicizz­ato sulla pagina Facebook della stessa Pro loco, al momento è confermato, anche se dal Comune precisano che «la disdetta può arrivare da un momento all’altro, anche il giorno prima, e tutti gli espositori sono già informati di questa possibilit­à». Infatti in prefettura a Vicenza hanno già preso in mano il caso: «Siamo in attesa di ulteriori informazio­ni dal Comune – fa sapere il vicecapo di gabinetto di Palazzo Nievo, Riccardo Stabile – e poi faremo le dovute valutazion­i».

Quel che è certo è che, se si farà, le misure di sicurezza saranno quelle di un classico mercato settimanal­e e quindi percorsi di entrata e uscita separati e monitorati, termoscann­er, controllor­i per il rispetto delle norme anti-contagio e gel igienizzan­ti. «Ci siamo attrezzati al meglio – spiega Turrone – anche perché solo chi si mette in moto poi è pronto per allestire un’attività come questa. Faremo solo ciò che sarà possibile fare ma siamo fiduciosi di poter portare in piazza il mercatino».

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Le bancarelle Un mercatino di Natale: a Malo si farà

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