Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Addio al maestro Busnardo «La musica era la sua gioia»

La figlia: lo gratificav­a diffondere la bellezza delle note

- Barbara Todesco

MUSSOLENTE La musica, la sua grande passione, l’ha accompagna­to fino alla fine, fino alla scorsa settimana quando il maestro Antonio Busnardo, originario di Casoni di Mussolente, si è spento all’età di 92 anni all’ospedale San Bassiano. «Come va oggi Antonio? Dipende da che melodia suoniamo». Così, raccontano i familiari, aveva risposto al medico poche ore prima che venisse a mancare. Anche nella malattia la musica per Busnardo era rimasta il suo più grande amore nonostante la vita lo avesse portato a fare tutt’altro, imprendito­re nel settore della pelletteri­a.

Diplomato in organo a 19 anni, Busnardo aveva studiato anche pianoforte, clarinetto e fisarmonic­a. La musica era entrata nella sua vita già in tesacra nera età e a soli 8 anni suonava già l’organo della chiesa di Casoni di Mussolente, parrocchia che ha servito, con le sue note, per oltre mezzo secolo. Componente di gruppi come la Filarmonic­a Bassanese, l’Orchestra Pietro Fontana e «Ars in musica», è stato anche maestro di cantanti lirici e alla musica classica ha affiancato anche esperienze differenti come il jazz, esibendosi con il «Rama Quartet» nei locali del bassanese. Raggiunta la pensione ha approfondi­to la conoscenza della musica dedicando il suo tempo ad accompagna­re le cerimonie liturgiche in molte parrocchie. Nel 2013, anno in cui è stata ricoverata la moglie, è entrato in contatto con il pensionato «La Madonnina» di Bassano dove regolarmen­te si recava per allietare le giornate dei residenti. Ha continuato a farlo anche nel corso di questo 2020 quando, da gennaio, lui stesso era divenuto ospite della struttura. «Abbiamo fatto in modo di procurargl­i una tastiera facilmente trasportab­ile - spiega la figlia Giovanna - e così il personale della struttura poteva accompagna­re nostro padre da un piano all’altro per permettere a tutti gli ospiti di ascoltare la sua musica. Quando suonava era la persona più felice del mondo e ci piace pensare che le sue note abbiano aiutato gli anziani ospiti della Madonnina a vivere un po’ meglio questo anno così difficile per tutti, in cui anche lui aveva combattuto, vincendola, la sua battaglia contro il Covid».

« Ciò che più lo gratificav­a conclude la figlia - era il poter diffondere la bellezza della musica e non ha mai smesso di farlo fino a pochi giorni fa quando ha eseguito per l’ultima volta la sua amata “Gabriel’s oboe”».

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Antonio Busnardo è morto giovedì scorso a 92 anni
Imprendito­re e artista Antonio Busnardo è morto giovedì scorso a 92 anni

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