Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Storia di Luca imprenditore visionario
La storia del padovano Ometto, geniale pioniere dell’innovazione digitale, scomparso a 40 anni È stato il fondatore di Libreriauniversitaria.it
Geniale e innovatore, con un grande amore per la natura, i viaggi e gli animali. Luca Ometto, padovano, è stato il testardo sognatore che vent’anni fa per primo intuì le potenzialità dell’innovazione digitale e inseguì la visione che portò alla nascita di Libreriauniversitaria.it, oggi colosso dell’e-commerce. Instancabile e appassionato, Luca Ometto morì nell’ottobre del 2016, consumato da un glioblastoma, una forma molto aggressiva di cancro al cervello. Per raccontarlo e ripercorrere la sua incredibile intuizione imprenditoriale, è uscito da qualche giorno fa il libro Luca Ometto. Il fondatore di Libreriauniversitaria.it, (edizioni Libreriauniversitaria), curato dall’associazione Luca Ometto, fondata in sua memoria per sostenere la ricerca oncologica. Il libro, con prefazione di Paolo Gubitta, professore di Organizzazione aziendale e Imprenditorialità all’Università di Padova e direttore scientifico dell’Osservatorio Professioni Digitali dell’ateneo, sarà presentato martedì in un webinar (ore 19.30) con Paolo Gubitta, Simona Casale vincitrice del Premio di laurea Luca Ometto, Gianni Dal Pozzo vicepresidente dell’associazione Alumni dell’Università di Padova, Valentina Ometto presidente di Luca Ometto Onlus. Mai come oggi il percorso imprenditoriale di Luca
Ometto sembra attuale e profetico. In un momento storico in cui la pandemia da Covid19 ha costretto il mondo a scoprire gli acquisti senza muoversi da casa, la visione di Ometto è ancora più sorprendente. Per primo nel 2000, studente appena laureato, intuì la potenzialità dell’e-commerce per l’editoria e dal nulla creò Webster srl e l’impero Libreriauniversitaria.it
Il libro racconta l’uomo e l’imprenditore, la spinta innovativa dell’ambito digitale che ha cambiato il mondo ed è anche un excursus sul Veneto imprenditoriale dal 2000 a oggi. «Luca è stato il nostro
Jeff Bezos», ricorda Paolo Gubitta, tra i primi a conoscere l’idea imprenditoriale di Ometto e a incoraggiarlo. Nella prefazione, Gubitta fa notare che «bisogna essere audaci visionari per sfidare lo status quo». Tra le testimonianze degli amici di Luca e di chi gli fu accanto professionalmente, il racconto scorre come un romanzo. «Luca era un ragazzo molto intelligente, intuitivo, veloce e lo annoiava moltissimo la scuola con quegli schemi prefissati, uniformati e soffocanti - testimonia un amico - , infatti il suo percorso scolastico fu un disastro alle superiori, quanto invece brillante all’università, dove ha potuto esprimersi in libertà, organizzando a modo suo il tempo e lo studio». L’Associazione Luca Ometto Onlus è nata per aiutare le persone colpite come Luca da glioblastoma. Con il «Progetto Regoma» è stata premiata nel 2019 da The Lancet Oncology. In questi anni di impegno a fianco dello Iov (Istituto Oncologico Veneto), l’associazione ha donato oltre
50 mila euro. E il lavoro di ricerca ha portato a dimostrare l’efficacia del Regorafenib, il farmaco capace di aumentare le possibilità di sopravvivenza nei malati oncologici. La storia di Luca non finisce, vuole continuare attraverso l’attività di sostegno alla ricerca oncologica. L’obiettivo è trovare una cura definitiva al glioblastoma, come era stato promesso a Luca. Tra le tante iniziative dell’associazione, il Premio di laurea Luca Ometto per valorizzare le idee dei giovani talenti e i migliori progetti innovativi. Il riconoscimento è organizzato dall’associazione Alumni dell’Università di Padova. La prima vincitrice, Simona Casale, è stata premiata per una tesi su un chatbot, chat a cui risponde un robot che aiuta le persone a superare i problemi di depressione. Il libro è in vendita online o nella sede dell’associazione a Padova (377 080 96 23, 049
73 32 9 94).
Martedì in webinar il professor Gubitta presenta il volume