Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Estel festeggia i suoi primi 80 anni «L’innovazione passa per l’ufficio»
La lunga storia dell’azienda raccontata in un libro edito da Rizzoli
THIENE Un libro che ripercorre gli 80 anni di storia ma che, come da tradizione aziendale, guarda al futuro. Partendo dal presente, ovvero dall’anno nero del Covid-19, che diventa così occasione per «ripensare gli spazi di lavoro nell’era post-Covid».
È questo, in sintesi, il messaggio lanciato da Estel group, l’azienda di base a Thiene e con un’esperienza globale nella produzione di soluzioni d’arredamento per la casa e per l’ufficio. L’occasione sono gli 80 anni dell’impresa thienese fondata, nel 1937, da Alfredo Stella, che ne diede il nome proprio sulla base di un prodotto all’epoca innovativo, ovvero «estensibile Stella», un’anta a soffietto scorrevole brevettata e che fece la (prima) fortuna dell’azienda. Da lì in poi, la storia di Estel è quella di una realtà imprenditoriale che al mercato italiano ha aggiunto, dagli anni Settanta in poi, quello estero arrivando in Paesi di molti continenti, anche grazie alla nascita della divisione ufficio nel 1980. Ed è proprio questa parte quella sulla quale più si concentra il volume «Italian smart office. La storia di Estel», edito da Rizzoli e curata dall’architetto Mario Piazza. Il libro punta a «ripensare gli spazi del lavoro in un momento storico in cui lo smart working porta a interrogarsi sul futuro degli uffici» e si apre con una prefazione di un vicentino illustre, ovvero Federico Faggin, l’inventore dei micro-chip alla base di computer e smartphone moderni, che chiama in causa il concetto stesso di innovazione. «L’innovazione - scrive Faggin - deve trasformare l’intuizione artistica, che esiste a monte di qualsiasi nuova idea e che è puramente creativa, in un prodotto finito che anticipi le esigenze del cliente e le definisca stilisticamente e operativamente. Il tutto entro parametri ragionevoli di costi e unità di produzione».