Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Lane, vittoria per Pablito

Nel giorno dell’addio al suo campione il Vicenza sfodera gli artigli In gol Meggiorini, Jallow e Dalmonte (poi espulso con Gori): il Pescara sfiora la rimonta

- M. V.

Una vittoria in onore di Pablito. Nel giorno più triste, il Vicenza rialza la testa e sbanca con una grande prestazion­e il campo di Pescara. Un successo dai mille significat­i, inutile nasconderl­o: in primis per la classifica, e a seguire per il valore che assume, anche fuori dal campo.

Perché nel giorno dedicato al grande bomber, a sbocciare è stato l’attaccante che fin qui nessuno aveva visto: quel Jallow arrivato dalla Salernitan­a in estate e visto solo 70 minuti prima di ieri. E se il Vicenza espugna l’Adriatico il merito in gran parte è dell’attaccante gambiano, che ha di fatto messo in ginocchio da solo la difesa abruzzese. E pensare che il pomeriggio del Vicenza, non era iniziato nel migliore dei modi. Forse anche per colpa di un’emozione fortissima che ha accompagna­to il prepartita con tutta la squadra ad entrare in campo con la «9» dedicata a Pablito e che ha colorato per un infinito minuto il silenzio in memoria del bomber scomparso e salutato per l’ultima volta ieri a Vicenza. Un contesto che ha permesso ai padroni di casa, a caccia del riscatto dopo un periodo nero e freschi di cambio di allenatore, di partire fortissimo con la rete di Memushai dopo appena 85 secondi dal fischio d’inizio e che sembrava mettere la partita, all’improvviso, su binari del tutto sbagliati per il Vicenza.

Un colpo a freddo che avrebbe potuto tagliare le gambe alla squadra di Di Carlo, che però ha rialzato la testa grazie a Jallow, che al sesto giro di lancette dimostra a tutti che le sue qualità saranno importanti in questa squadra: dribbling in area, e cioccolati­no per Meggiorini che deve solo appoggiare in rete l’1-1. Le occasioni non mancano da una parte e dall’altra, con tante sbavature e una pressione ben capibile: anche se siamo ancora a dicembre, la sfida di ieri sera aveva un valore anche per la classifica e la voglia di entrambe le squadre di lasciare la zona bollente dei playout. Nel susseguirs­i di emozioni, però, a cambiare il copione della sfida ci pensa ancora Jallow che s’inventa un gol da grande attaccante, infilando Fiorillo nel palo più distante: 1-2 e partita ribaltata. La ripresa, se è possibile, è ancora più vivace, e concentra tutti i brividi nell’ultimo atto: il Vicenza scappa con Dalmonte, l’ex Galano s’inventa un gioiello per il 2-3 che lascia tutto aperto. Ci pensa Gori a rendere il finale incandesce­nte: rosso diretto, che costringe i biancoross­i a soffrire e Perina a un paio di buone parate.

Il forcing pescarese porta anche al secondo rosso della serata per lo stesso Dalmonte: il recupero è una fucina di emozioni (altra ammonizion­e, per Perina), ma il Vicenza regge, sorretta evidenteme­nte anche dalla «protezione» del suo bomber. «Vittoria dedicata a Paolo – sottolinea a fine gara Meggiorini -diciamo che è stato un successo perfetto. È bello vedere che siamo un grande gruppo, peccato dover soffrire sempre, dovevamo gestire meglio il doppio vantaggio. Per fortuna alla fine è arrivato il successo, dopo questi giorni che sono stati molto intensi per tutti noi e per la città di Vicenza. Non potevamo far altro che dedicare questa vittoria a Paolo».

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I giocatori del Vicenza, tutti con la maglia biancoross­a numero 9, onorano Pablito sul maxischerm­o prima della partita
(LaPresse) Minuto di raccoglime­nto I giocatori del Vicenza, tutti con la maglia biancoross­a numero 9, onorano Pablito sul maxischerm­o prima della partita
 ?? (LaPresse) ?? In scivolata Un intervento energico di Rigoni sotto gli occhi del compagno Padella
(LaPresse) In scivolata Un intervento energico di Rigoni sotto gli occhi del compagno Padella

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