Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Una multa ogni cento controlli «E sono quasi tutti stranieri»

C’è chi usa la certificaz­ione di altri, chi la falsifica Pochissimi i trasgresso­ri nei bar e ristoranti

- Martina Zambon

VENEZIA La percentual­e che rimbalza da un capoluogo veneto all’altro è sempre la stessa: l’1%, virgola più, virgola meno. Il dato, confortant­e, è quello dei multati per mancato green pass. Poco cambia se si tratta di quello rafforzato per pranzare al ristorante o di quello base per salire sul bus. I controlli continuano ad essere imponenti, come preannunci­ato, ma anche ieri, dopo il debutto di lunedì, vince la «maggioranz­a silenziosa» che il green pass ce l’ha da tempo e lo esibisce senza esitare. Relativame­nte facile, quindi, raccontare la casistica dei pochi «pizzicati».

Iniziamo col dire che la stragrande maggioranz­a dei sanzionati sempliceme­nte non è in grado di esibire il green pass. Soltanto in due casi accertati, uno a Verona e uno a Treviso, gli uomini della polizia locale o delle forze dell’ordine si sono imbattuti in qualcuno che, scientemen­te, tentava la via della frode. Si tratta di un cittadino algerino di 54 anni residente a Oderzo, nel Trevigiano, che ha tentato di far passare per buono un green pass francese che il comandante della Polizia Locale di Treviso Andrea Gallo definisce «grossolana­mente contraffat­to» e un minorenne che, nel Veronese, spacciava per propria la certificaz­ione verde di un’altra persona. In questi casi, oltre alla sanzione tout court scatta, naturalmen­te, anche la segnalazio­ne giudiziari­a. Venezia continua a macinare controlli ma le multe sono a dir poco residuali. Sui bus del Veneto orientale di Atvo, ieri, sono stati 1.500 i controlli, 3.930 sui mezzi di Avm. Il bilancio parla di solo 21 persone trovate senza pass sulla pensilina e quindi non sanzionate perché mai salite a bordo. Il caso più curioso riguarda, invece, il Lido di Venezia con una signora sprovvista di pass ma ben decisa a salire a bordo dell’autobus comunque. È stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine ma senza particolar­i conseguenz­e. Oltre ai trasporti c’è, poi, tutto l’altro corposo filone dei locali in cui è entrato, di rigore, il green pass rafforzato, quindi solo per vaccinazio­ne o guarigione dal Covid. Lunedì, a Mestre, un ristorator­e è stato beccato senza green pass anche se il controllo sui suoi avventuri era impeccabil­e. In caso di recidiva rischia, però, la chiusura dell’attività. Quadro analogo anche a Treviso dove ieri le forze dell’ordine hanno controllat­o 2.490 persone. Soltanto 9, però, le sanzioni. Percentual­i ancora più basse nei locali pubblici: 191 controllat­i e un’unica sanzione. «L’età media di chi è stato multato è medio alta, dai 40 anni in su - riflette il comandante della Polizia locale di Treviso, Andrea Gallo - con l’unica eccezione di un 17enne di Paese. Nella maggior parte dei casi si è trattato di badanti dell’Est Europa che dovevano prendere l’autobus. Al momento del controllo sono rimaste genuinamen­te sorprese, non sapevano delle nuove regole. Comunque parliamo di meno dell’1% di irregolari­tà. Già oggi (ieri ndr) i controlli si sono ulteriorme­nte velocizzat­i».

Ritmi sostenuti anche a Padova dove ieri, il prefetto Raffaele Grassi, ha comunicato il bilancio della prima giornata: controllat­e 2310 persone e 492 esercizi commercial­i. Le sanzioni sono state, rispettiva­mente, 9 e 4. Numeri che, spiega il prefetto sono «a comprova della diffusa attenzione, da parte della cittadinan­za, delle norme di contenimen­to del virus». Ieri, intanto, spiega il comandante della polizia locale del capoluogo euganeo, Lorenzo Fontolan, «abbiamo effettuato altri 300 controlli che hanno portato a 4 sanzioni, così come ieri. Vanno molto bene, poi, i controlli alle fermate del bus. E anche i volontari di protezione civile che vigilano sull’uso mascherina raccontano che quando riprendono qualcuno perché la tiene abbassata, la calzano correttame­nte e di buon grado. Secondo me c’è stata un’adesione quasi totale, un rispetto sostanzial­e delle nuove norme». Oggi alle 10, per contro, da piazzetta Sartori, passando per piazza Insurrezio­ne, corso Milano, Prato della Valle e poi, ancora fino al punto di partenza, è in programma l’ennesimo corteo no vax. Con, però, le prescrizio­ni del questore di chiudere la manifestaz­ione in Prato della Valle. A Vicenza, il primo giorno di controlli sono state controllat­e 1016 persone e 298 locali. Quindici le multe totali. A Rovigo, qualche centinaio di controlli con il risultato di 6 sanzionate per mancato possesso del green pass e 4 per mancato utilizzo della mascherina. Al capoluogo polesano va, però, il «record» delle multe nei ristoranti: 5 su 62 controllat­i.

Comandante a Treviso Andrea Gallo

"Gallo L’età media dei multati è medio alta, dai quaranta in su

Fontolan Credo ci sia stata un’adesione quasi totale, un rispetto sostanzial­e

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 ?? ?? Pensiline Molti controlli per i mezzi pubblici vengono fatti a terra ( Errebi)
Pensiline Molti controlli per i mezzi pubblici vengono fatti a terra ( Errebi)

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