Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
La Tav, la richiesta di nuovo confronto e i dubbi del Pd
VICENZA L’Alta velocità/Alta capacità attraversa il gruppo consiliare del Partito Democratico con la stessa delicatezza con cui 177 anni fa i primi binari della ferrovia attraversarono la città. Di certo seguire le tracce di questo come di altri «confronti» è un po’ come cogliere le briciole di pane di Pollicino nella fiaba di Perrault: bisogna trovarle prima che qualche uccellino plani a terra per mangiarle. Il primo input è arrivato qualche giorno fa: una conferenza stampa per presentare una proposta di delibera comunale che impegni il Consiglio a chiedere a Rfi un’assemblea pubblica per affrontare la progettualità del cosiddetto «Attraversamento Vicenza» e il Terzo lotto. All’incontro, come raccontato ieri su queste pagine, ci sono alcuni esponenti dell’opposizione (Alessandra Lolli e Patrizia Barbieri del gruppo Misto; Ciro Asproso di Coalizione civica), i rappresentati dei comitati Vicenza Est e Vicenza Ovest e l’ex assessore Claudio Cicero. Il documento, per inciso, è firmato anche da Raffaele Colombara (Quartieri al centro). Non ci sono esponenti del Pd, che pure hanno firmato successivamente la richiesta. Il secondo input giunge dalla discussione interna sull’ «Attraversamento Vicenza». Posizioni dalle quali emergerebbero dei distinguo rispetto al dogma della soluzione in superficie targata Variati (portato avanti da Cristina Balbi e Giovanni Rolando), il «grande centro attendista» composto da Isabella Sala, Alessandro Marchetti e Alessandra Marobin, e le posizioni di Otello Dalla Rosa e Cristiano Spiller. Il quale, sul tema, spiega che «fin tanto che non vedo come sarà progettato il Terzo lotto, che già ora presenta numerose contraddizioni, non posso affermare che la soluzione dell’ “Attraversamento Vicenza”, così com’è nel preliminare sia la soluzione migliore. Ammesso e concesso che siano accolte le prescrizioni che a suo tempo il Comune aveva presentato. C’è poi, irrisolto anche con la precedente amministrazione, il problema del tratto dalla stazione all’inizio del Terzo lotto». E l’ultimo input, che con la Tav c’entra poco ma molto riguarda una partita di equilibri, riporta al momento di compilare le liste per il rinnovo del consiglio provinciale, elezioni in agenda il 18 dicembre. A rappresentare la città doveva esserci Balbi. Poi, a Palazzo Nievo, pare essersi affacciato Spiller. Così non avendo trovato una soluzione soddisfacente e verosimilmente non ancora pronti alla conta, in Provincia non ci saranno rappresentanti cittadini del Pd. Ai tempi della Dc, ricorda qualche navigato ex, qualcuno sarebbe già stato costretto a chiudersi la porta alle spalle.