Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

L’esorcista: «Vedo 800 persone l’anno, 5 i veri posseduti»

Don Zonin: «Conosco la ragazza di Vicenza»

- Andrea Priante

VERONA L’esorcismo eseguito domenica nel Santuario di Vicenza, ha visto protagonis­ta una 28enne che ha aggredito il confessore e, secondo alcuni testimoni, bestemmiav­a, gridava e parlava in latino.

Con lei c’era la madre, molto devota e convinta che la figlia fosse vittima del demonio. La stessa opinione dei frati che per nove ore l’hanno sottoposta al rito di liberazion­e che si è concluso in serata, quando è crollata, esausta.

Più cauto appare invece don Silvio Zonin, della Diocesi di Verona, autore di libri come « Discesa agli inferi. Esperienze di un esorcista».

Cosa ne pensa di quanto avvenuto a Vicenza?

« Domenica sono stato contattato dai frati di Vicenza che volevano confrontar­si su quanto stava accadendo. Questo perché conosco quella giovane: negli ultimi mesi è venuta tre volte a chiedermi aiuto. È una brava ragazza ma con un vissuto difficile e dei rapporti intrafamil­iari non sempre semplici. L’idea che mi sono fatto è che il demonio abbia a che fare col suo comportame­nto, ma non sia l’unico fattore: questo caso dimostra come all’azione del sacerdote andrebbe sempre affiancata quella di uno psicoterap­euta».

Lei si fa aiutare?

«Certo: collaboro con uno psicoterap­euta e mi avvalgo della consulenza di uno psichiatra. È molto importante: spesso il demonio trova “terreno” fertile in chi è vittima di uno squilibrio interiore».

Quante persone si rivolgono a lei?

«Incontro circa 800 persone l’anno».

Un numero altissimo... «Sì. Se consideria­mo che in Veneto sono una quarantina gli esorcisti autorizzat­i, possiamo dire che migliaia di persone, nella nostra regione, sospettano di essere finite nel mirino del diavolo». Secondo lei, è così? «Delle 800 che si rivolgono a me, appena 5 o 6 sono vittime di una vera e propria possession­e, contro la quale devo intervenir­e con “pesanti” esorcismi».

E il resto?

«Circa un terzo ha problemi personali che nulla hanno a che vedere con il Male. Un altro 30 per cento presenta quello che io definisco “il graffio del maligno”: avvertono delle presenze in casa, dei malesseri legati all’ambiente in cui vivono, ma il loro agire non è condiziona­to dal demonio. Poi c’è un 30 per cento che ha direttamen­te a che fare con il Male, e ad esempio vomita se comincio a pregare. Infine ci sono i posseduti che, come dicevo, sono molto rari. Percentual­i a parte, ciò che voglio dire è che non sempre è colpa del diavolo». Un esempio?

«Poco tempo fa ho incontrato un ragazzo convinto di essere posseduto da Satana: soffre di schizofren­ia».

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Il team di esperti Nella mia attività di esorcista mi faccio aiutare da uno psichiatra e da uno psicoterap­euta

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Sacerdote Don Silvio Zonin

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