Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Lelj: « Lane, fai autocritic­a e riparti Se torni in C, rischia l’intero progetto»

Il grande ex: «C’erano tre gare ravvicinat­e, perché non si è andati in ritiro a guardarsi negli occhi?»

- Luisa Nicoli

«Adesso devi guardare ai playout e magari nel finale all’ultimo respiro su una buona stella».

Giuseppe «Beppe» Lelj, terzino del Lane di Fabbri protagonis­ta in serie A, guarda al Vicenza di oggi. Cercando di tenere accesa la speranza salvezza: «Quella non deve mai morire, però è molto dura - dice l’ex biancoross­o - i numeri sono impietosi, per Vicenza credo sia un record negativo in un campionato profession­istico. Io spero sempre in un cambio di passo ma mi sarei aspettato, anche in tempi precedenti, più autocritic­a in casa Lane. Forse qualcosa già scricchiol­ava dal finale della scorsa stagione e non è stato avvertito in tempo. Però devi trovare una via di uscita in qualche modo. Faccio un esempio: la settimana scorsa c’erano tre partite in otto giorni, perché non andare in ritiro? Stare insieme, tranquilli, guardarsi negli occhi, respirare un’aria diversa. Bisogna riempire il bicchiere mezzo vuoto».

Un Vicenza che affronta un dicembre decisivo con Como, Lecce, Alessandri­a: «Il mercato a gennaio avrà senso se i punti li fai adesso. Servono due vittorie, con Como e Alessandri­a, e poi devi ripartire con il Cittadella e far pagare dazio anche a loro. Per tenere accesa la fiammella della speranza devi metterci legna. A Vicenza si sta creando una bella favola, con una società solida, un progetto stadio e tanto altro. Dovesse arrivare una retrocessi­one che succedereb­be? Questa stagione è arrivata addosso come una meteora che non ti aspettavi. Rischia di saltare il progetto nel suo complesso o comunque che i tempi si allunghino di molto. Una mazzata così inaspettat­a farebbe perdere anche un po’ di entusiasmo alla società».

Anche Lelj ricorda in carriera qualche stagione difficile: «A Perugia siamo retrocessi ma avevamo cinque punti di penalizzaz­ione e l’ambiente non era semplice. Ma non siamo mai stati così staccati, ce la siamo giocata nelle ultime tre partite. Anche a Reggio Emilia mi è capitata una stagione difficile, ma sempre nel finale, con una partita decisiva che va male e poi non riesci a recuperare».

Qualcuno spera perfino nell’aiuto di Paolo Rossi - scomparso proprio un anno fa - da lassù: «Il dolore è sempre vivo, spero sempre di incontrarl­o quando vado in centro per una passeggiat­a. Però a me piace ricordarlo com’era a Vicenza e a misura di Paolo, in modo più intimo. Lui sicurament­e merita tutto questo e anche di più ma forse c’è troppa spettacola­rizzazione nel suo ricordo. Paolo comunque è con noi, non ce lo toglie nessuno. Ovviamente ci mancano lui, G.B. Fabbri, Ernesto Galli, Giancarlo Salvi, Donina. In tutti noi che abbiamo vissuto insieme certi momenti c’è un velo di tristezza. Paolo era speciale, con il suo sorriso, la sua freschezza, il suo vivere leggero la vita, anche nei momenti difficili. Paolo manca anche al Vicenza, se ci fosse stato magari qualcosa avrebbe potuto dare: un consiglio, una parola, l’esperienza, aiutando la società a non entrare in questo tunnel».

● Giuseppe Lelj è stato un protagonis­ta nel Vicenza tra il 1976 e il 1978 con una promozione in A e un inatteso secondo posto nella massima serie nel campionato 1977-78. Nelle due stagioni Lelj «roccia d’Abruzzo» disputò tutte le 68 partite di campionato (con un gol) nel ruolo di terzino destro

 ?? ?? Da sapere
Da sapere
 ?? ?? Delusione Uno dei tanti momenti neri di quest’anno (LaPresse)
Delusione Uno dei tanti momenti neri di quest’anno (LaPresse)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy