Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Chiusi letti in Medicina e Ortopedia, saltano le visite programmate La Chirurgia è a rischio
Scatta la Fase 2 per tutti tranne per Padova, già in Fase 3. Ma vanno tenute aree «pulite» per i casi gravi di influenza
VENEZIA L’aumento dei ricoveri alza il livello d’allarme e costringe gli ospedali a riorganizzarsi, frenando l’attività programmata e la specialistica ambulatoriale per recuperare letti e personale da dedicare ai malati Covid. Secondo i criteri previsti dal Piano di Salute pubblica regionale, articolato nei cinque livelli di rischio verde, azzurro, giallo, arancione e rosso in base al numero di degenti infetti in Terapia intensiva, adesso il Veneto è nella seconda fascia. Scatta quando in Rianimazione si contano tra 50 e 150 pazienti Covid, prevede un aumento dei letti e l’eventuale sospensione (o ritardo) delle prestazioni di elezione. Solo Padova è già in fascia gialla (151-250 contagiati in Terapia intensiva), che implica l’attivazione dei Covid hospital, posti aggiuntivi in area critica e anche ordinari e subintensivi.
«E infatti l’Usl Euganea sta convertendo in Covid hospital il presidio di Schiavonia — spiega l’assessore alla Sanità e al Sociale, Manuela Lanzarin — significa dedicare all’emergenza nuovi reparti, letti e il Pronto Soccorso, che manterrà solo un punto di primo intervento per i casi minori. Il Suem 118 indirizzerà agli altri ospedali i pazienti urgenti colpiti da altre patologie. La Fase 3, o gialla, contempla inoltre il mantenimento dell’area Materno-infantile, del servizio di Dialisi e dell’Oncologia. Voglio chiarire che mai, in nessun ospedale della regione e nemmeno nelle fasi più drammatiche della pandemia, sono state interrotte le cure ai malati di tumore. Possono saltare gli screening preventivi, non le terapie». Sul tema il Piano di Sanità pubblica è chiaro: «E’ prioritario preservare da sospensioni o ritardi la presa in carico e la cura delle patologie neoplastiche». Per quanto riguarda invece la Fase 2, o azzurra, si stanno chiudendo i reparti di Day e Week Surgery per spostare la Chirurgia interventistica negli ospedali hub e spoke, si riconvertono in reparti Covid letti di Medicina, Geriatria e Ortopedia e si assiste a un rallentamento delle visite specialistiche ambulatoriali. Garantite quelle urgenti a 24 ore e a 10 giorni, sono a rischio accertamenti ed esami strumentali a 30 e 60 giorni.
In Azienda ospedaliera a Padova la Clinica Medica 3 è già stata riconvertita in reparto Covid a 22 letti, di cui 12 di Terapia sub-intensiva. «Noi invece abbiamo iniziato a ridurre l’attività in Week Surgery a Chioggia e a Marghera, per recuperare personale a beneficio di tamponi e vaccinazioni — rivela Edgardo Contato, direttore generale dell’Usl Serenissima —. Stiamo toccando poco la specialistica ambulatoriale, dirottata sul privato grazie al finanziamento ad hoc erogato alle aziende sanitarie dalla Regione proprio per l’acquisto di prestazioni supplementari dal personale dipendente e appunto da esterni». L’Usl Pedemontana ha fermato la Week Surgery da due settimane e riorganizza visite ed esami in base alle esigenze e per l’Usl Berica riassume il dg Giusi Bonavina: «Sospesi la Week Surgery, la Riabilitazione cardiologica e gli ambulatori per lo screening sui Pfas di primo livello. Abbiamo dovuto rallentare il recupero delle liste d’attesa (accade in tutto il Veneto, ndr) e aprire 28 letti Covid a Valdagno. Il prossimo passo sarà di chiudere qualche sala operatoria, perché abbiamo bisogno di anestesisti per le Terapie intensive». L’Usl Marca Trevigiana ha accorpato le Ortopedie Donna e Uomo al Ca’ Foncello, chiuso il Day Surgery fino a marzo, convertito in Covid l’ospedale di comunità di Treviso (come è avvenuto a Malo e Marostica) e da oggi apre un’ala da 34 posti al Covid hospital San Camillo.
Tutti gli ospedali devono però mantenere aree «pulite» per i tanti pazienti ricoverati con forme gravi di influenza e altri virus respiratori.
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I direttori generali Cerchiamo di dirottare le prestazioni ambulatoriali sul privato, ma dobbiamo recuperare anestesisti. Sospesa l’attività di Day e Week Surgery