Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Bidella cade sul ghiaccio, risarcita 16 anni dopo

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VICENZA

Caduta sul ghiaccio nel piazzale davanti al liceo in cui lavorava come bidella, si è vista rigettare il ricorso dalla sesta sezione civile della Corte di Cassazione a cui si era rivolta per ottenere un risarcimen­to pieno, per quell’infortunio che l’aveva costretta a casa per sei mesi e di cui, secondo i giudici, è stata in parte responsabi­le. Diventa così definitiva la condanna a carico del ministero dell’Istruzione, dell’Ufficio scolastico e dell’istituto stesso: a distanza di 16 anni da quell’infortunio sul lavoro, dovranno liquidare all’allora collaborat­rice Giuseppina Malafronte poco meno di 7.900 euro. E cioè il 70% del risarcimen­to. L’episodio di dicembre 2005 è avvenuto al liceo scientific­o Quadri, all’epoca in viale Astichello. Quel giorno la bidella che, finito di lavorare, doveva raggiunger­e la fermata dell’autobus, era uscita da una porta secondaria dove era affisso il cartello di «divieto di accesso-uscita, da utilizzare solo in caso di emergenza» ed era caduta nel piazzale ghiacciato adibito a parcheggio della scuola. La bidella, finita in ospedale, ne aveva avuto per alcuni mesi, e in seguito aveva promosso una causa civile contro il ministero. I giudici di primo e secondo grado (l’Appello nel 2019) avevano dato ragione alla lavoratric­e ma al contempo le avevano attribuito un concorso di colpa (pari al 30%): in quanto doveva essere «a conoscenza dello stato dei luoghi (avendo percorso il medesimo piazzale la mattina stessa)» e poiché aveva «adottato un comportame­nto imprudente (indossando calzature non adatte al periodo di intemperie invernali)». I suoi legali avevano invece contestato come il datore di lavoro non avesse adempiuto ai propri obblighi e doveri, in merito alla manutenzio­ne del cortile da tenere in buono stato di efficienza, e all’imposizion­e del divieto di transito al personale. ( b.c.)

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