Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
L’appello dei sindaci «Servono più controlli» Il Viminale: «Chiesti i fondi per i rinforzi»
Conte (Anci): «Il Veneto fa ancora gola ai criminali» Il sottosegretario Molteni: «Assunzioni, caso in Parlamento»
VENEZIA Quattro rapine in villa solo nelle ultime settimane, in Veneto. E tutte a danni di grandi uomini d’affari. È toccato al petroliere Giancarlo Miotto, nel Trevigiano, sequestrato per 40 minuti in casa insieme a moglie, figlia e due inservienti; poi c’è stato il colpo (fallito grazie al’intervento dl custode) a Nicola Giol, il rampollo della famiglia veneziana che per anni ha guidato il gruppo dei supermercati Pam; e a Mogliano Veneto i banditi sono penetrati anche all’interno di una delle residenze di proprietà dei Von Furstenberg, la nobile dinastia veneziana proprietaria di Banca Ifis. Ora nel mirino c’è finito Fernando Renè Caovilla, l’imprenditore delle scarpe-gioiello, minacciato nella sua casa a Stra da due banditi.
Una situazione che non fa dormire sonni tranquilli ai sindaci. «Le forze dell’ordine fanno un lavoro straordinario, sfruttando al meglio le risorse che hanno a disposizione», riflette il sindaco di Treviso, Mario Conte, che è anche presidente regionale dell’Anci, l’associazione dei comuni. «Ma questo è un territorio ancora in grado di produrre ricchezza, abitato da molti imprenditori. E quindi fa gola ai criminali. Allora è evidente che occorre incrementare gli organici di carabinieri e polizia, in modo da potenziare il controllo delle nostre città».
Stesso appello che arriva - in seguito alla rapina a Caovilla - dal sindaco di Stra, Caterina Cacciavillani: «Non era mai accaduto nulla del genere. Aumentare le risorse a disposizione delle forze dell’ordine significa migliorare l’azione di contrasto alla criminalità».
Conte si è rivolto direttamente al ministero dell’Interno, chiedendo di intervenire.
«È ciò che stiamo cercando di fare» assicura il sottosegretario Nicola Molteni. La questione è già nelle mani del Parlamento. «Abbiamo inserito una proposta di modifica alla Legge di Bilancio in modo che si preveda un’incremento degli organici delle forze di polizia. Sono convinto che tutti i partiti sosterranno questo obiettivo».
Molteni assicura che dal ministero «si sta seguendo con molta attenzione ciò che nelle ultime settimane è accaduto in Veneto», e assicura che si interverrà. «Lo Stato è pronto a fare la sua parte, puntando ad aumentare il personale che si occupa della sicurezza. Ma per vigilare sul territorio occorre lavorare in sinergia, con il supporto dei sindaci e della polizia locale. Non solo: anche i cittadini possono dare il loro contributo, attraverso i gruppi di controllo di vicinato e segnalando eventuali situazioni sospette».
Che il problema sia insidioso, lo denunciano da tempo anche i sindacati. «In tutto il Veneto siamo pesantemente in sotto organico - assicura il segretario regionale della Federazione sindacati di polizia, Antonio Serraino - anche perché moltissimi colleghi stanno andando in pensione per raggiunti limiti di età, ma non vengono sostituiti. A questo si aggiunge il fatto che le piante organiche non vengono aggiornate da oltre vent’anni, quando il Veneto era una realtà diversa. Tutto questo ovviamente incide sulla capacità delle forze dell’ordine di dare una risposta, in termini di sicurezza, al territorio. Non è più tempo di promesse: il governo deve intervenire».
I prefetti, attraverso i Comitati per l’ordine pubblico, si stanno già muovendo. Anche perché non sono soltanto le rapine in villa a destare preoccupazione. Due settimane fa il prefetto di Padova, Raffaele Grassi, ha convocato i vertici locali delle forze dell’ordine: «Abbiamo discusso dell’impennata del numero dei furti in abitazione, che stiamo registrando in alcune zone della provincia». Un incremento collegato anche al fatto che - con il lockdown ormai alle spalle - si è ridotto il numero di persone in smart working, e quindi aumentano le ore trascorse fuori casa. « Il Comitato - conclude il prefetto Grassi - ha quindi disposto che sia intensificata l’attività di controllo del territorio per contrastare il fenomeno dei furti in abitazione».
Il sindacato Serraino (Fsp): «Siamo sempre di meno, così è difficile garantire la sicurezza»
"Il prefetto Grassi Impennata dei furti nelle abitazioni, già dato l’ordine di incrementare i pattugliamenti