Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Zona di ripopolamento e convenzione triennale per la manutenzione, il Fimon inizia a rinascere
ARCUGNANO Lago di Fimon: è in dirittura d’arrivo l’accordo quadro per la rigenerazione e la manutenzione dell’area. Ad essere coinvolti la Provincia, la Regione e il Consorzio di bonifica Alta pianura veneta. «Si sta redigendo una bozza con l’assessore regionale Giampaolo Bottacin – annuncia Matteo Macilotti, consigliere provinciale con delega all’Ambiente -. Per la Provincia questo comporterà nuove competenze e risorse». Sullo sfondo l’obiettivo di mettere fine alle «ambiguità» di responsabilità e gestione dell’area verde (in sofferenza da anni) in seguito al declassamento delle Province a enti di secondo livello. Le parole del sindaco di Chiampo si sono registrate a Palazzo Nievo, a margine del penultimo consiglio provinciale prima delle elezioni del 18 dicembre. In agenda l’ultimo appuntamento: il 13 dicembre. Nel frattempo, in relazione al lago, il Consiglio ha approvato il rinnovo della convenzione con il Consorzio per la manutenzione. Da un anno si passa a tre, garantendo così la continuità operativa. Il costo ammonta a 22 mila euro l’anno. E
La nuova casa in legno che fa da bar e aula didattica al Fimon, il lago dei vicentini questo, da molti, è visto come un altro tassello destinato a prorogare la vita del lago. Il che riporta anche alle dichiarazioni di ieri del capogruppo Pd in consiglio regionale Giacomo Possami. Dichiarazioni giunte alla luce della modifica al Piano faunistico venatorio con la creazione di una nuova Zrc, Zona di ripopolamento e cattura, nell’area del lago di Arcugnano. «Siamo soddisfatti – osserva l’esponente Dem - ma deve essere solo il primo passo per una riqualificazione e rilancio dell’area. Da inizio legislatura abbiamo posto l’attenzione su questo sito, è stata anche approvata praticamente all’unanimità una nostra mozione per chiedere maggiori risorse e una progettualità certa, così da garantire un futuro al lago dei vicentini». Possamai aggiunge a stretto giro di posta: «Adesso, ci auguriamo che la Regione si attivi il prima possibile per garantire adeguati finanziamenti per conservare e poi valorizzare un’area che ha potenzialità turistiche rimaste inesplorate». ( f.m.)