Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Non solo grandi opere, nel piano triennale anche il Canova 2.0 a Santa Croce
BASSANO Non ci sono solo le grandi opere nel piano triennale dei lavori pubblici 2022-2024 il cui valore è stimato in oltre 54 milioni. Oltre a voler risolvere il nodo del teatro, ad avviare il primo step del polo museale e dell’innovazione Santa Chiara, con la costruzione della piazza interrata, l’amministrazione comunale ha in programma alcuni interventi che puntano sulla transizione energetica, sulla sostenibilità, sulla sicurezza dei luoghi pubblici a partire dagli edifici scolastici. Come la costruzione di un nuovo plesso nella zona di Santa Croce, il Canova 2.0, in sostituzione dell’attuale nonché omonimo. «C’è un dialogo già avanzato con l’Inail – informa l’assessore al Bilancio, Roberto Marin – L’ente è disponibile a darci un contributo, mentre la progettazione della nuova scuola sarebbe a carico del Comune». Ulteriori 330 mila euro serviranno per mettere a norma lo stabile della primaria Pascoli dove gli uffici dell’ex terzo circolo didattico saranno convertiti in aule. Nel piano triennale sono previsti anche 500 mila euro per il consolidamento della storica scuola Mazzini, chiusa da un anno e mezzo per inagibilità, mentre serviranno 4 milioni per il suo restauro. Interventi di efficientamento energetico interesseranno i due palasport di Santa Croce e la palestra comunale.
Sul fronte dell’illuminazione pubblica, è in agenda il rinnovo di quella delle mura medievali e dei vialetti di viale delle Fosse (400 mila euro). Altre opere di ammodernamento sono programmate sugli impianti luce di quartiere San Vito. Relativamente alla viabilità, sono state inserite alcune migliorie in piazzale Cadorna per un importo di spesa di 170 mila euro e la realizzazione dell’attesa rotatoria all’incrocio tra i viali Venezia e Monte Grappa (300 mila euro), oltre a quella in zona Tre Ponti. « Sistemeremo il ponticello che da via Ferracina porta in via Campo Marzio», aggiunge l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Zonta, spostando poi l’attenzione sulle condizioni del Ponte della Vittoria, reduce da un’analisi tecnica. «Non presenta problemi di staticità – riferisce - ma è evidente il suo stato di degrado strutturale dovuto alle infiltrazioni d’acqua nelle parte subito sotto l’impalcato, all’età, ai materiali e alle tecniche di costruzione dell’epoca». L’ipotesi è di suddividere in due fasi i lavori di sistemazione. I primi interesseranno la parte esterna dell’impalcato che verrà impermeabilizzato, oltre a prevedere nuovi sistemi di raccolta delle acque meteoriche. «In superficie saranno rifatti i tratti ciclopedonali», anticipa Zonta. Successivamente, toccherà alle strutture di sostegno del ponte.