Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
«Il Reddito affossa il turismo»
Il ministro Garavaglia attacca la paga di Stato: «Ha tolto dal mercato gli stagionali»
VERONA Il ministro del Turismo Massimo Garavaglia arriva al Vinitaly e omaggia il Veneto, prima regione turistica in Italia, e il suo modello «da esportare, perché qui fate più turisti di tutto il Sud Italia». Poi parla di Venezia e della necessità di arrivare naturalmente alla prenotazione digitale. Infine attacca il Reddito di cittadinanza, perché ha messo in crisi il comparto turistico. Ristoratori e albergatori non trovano più nessuno disposto a fare la stagione.
VERONA «Il Veneto, prima regione turistica italiana, deve essere un modello per tutti gli altri territori». Il ministro del Turismo Massimo Garavaglia arriva al Vinitaly di Verona e omaggia la forza turistica della regione. Restano però i problemi legati a una carenza di lavoratori per la stagione estiva alle porte e al modello di Venezia, che deve passare, come era stato ribadito sabato all’inaugurazione del restauro delle Procuratie in piazza San
Marco, dal turismo di massa al turismo sostenibile.
Ministro Garavaglia, si era detto favorevole a un ingresso contingentato a Venezia, su prenotazione. Ritiene che sia una cosa veramente fattibile?
« Tutti gli italiani hanno preso dimestichezza con i sistemi di prenotazione digitale. E anche quelli che non avevano l’abitudine a farlo, con la pandemia hanno imparato. Il futuro va in questa direzione e Venezia fra un po’ si troverà con il problema dell’over tourism. Penso che il digitale sarà naturalmente una componente fondamentale delle soluzioni che si troveranno per salvare la città dal sovraffollamento turistico».
Fra quattro anni il Veneto ospiterà i Giochi di Milano e Cortina. Le opere in programma potranno rilanciare l’immagine e il turismo della Regina delle Dolomiti?
«Le Olimpiadi sono sempre una grande occasione di sviluppo del sistema Paese. Ne parlavamo con il presidente del Comitato italiano paralimpico Luca Pancalli, noi vogliamo portare avanti un progetto dì valorizzazione delle realtà che presentano caratteristiche di turismo accessibi
le. Ricordo che possiamo tutti essere disabili pro tempore se ci rompiamo una gamba. Cortina vuole essere dal nostro punto di vista un laboratorio per il turismo accessibile».
Albergatori e ristoratori delle nostre spiagge dicono che nessuno vuole più fare la stagione. Che cosa succede?
«Purtroppo il mercato del lavoro è viziato dal reddito dì cittadinanza. Non puoi avere il 10 per cento dì disoccupazione e avere la mancanza di decine di migliaia di figure. Mi raccontavano alcuni chef che non è un problema solo dei cittadini italiani, ma anche dei lavoratori stranieri, che giustamente hanno diritto al reddito dì cittadinanza.
Anche loro vanno solo tre giorni a settimana, con il lavoro a chiamata, e rinunciano al contratto stagionale per non perdere il reddito di cittadinanza. In verità, abbiamo fatto un gran pasticcio».
Ne ha parlato in consiglio dei ministri con Draghi e gli esponenti pentastellati del governo?
«Più volte ho segnalato, anche in tempi non sospetti, che questo strumento ha falsato il mercato del lavoro».
Questa sarà la prima stagione estiva senza pandemia?
«Basta guardarsi intorno per capire che la pandemia è finita. Nel resto del mondo è finita da mesi, siamo l’ultimo Paese che ha tutta una serie dì
restrizioni. Per fortuna da maggio finisce tutto, così partiremo ad armi pari con gli altri Paesi».
Però c’è una guerra in Europa. Potrà incidere sul turismo?
«La guerra ci toglie i russi, la pandemia ci aveva tolto i cinesi. Ma la guerra è una delle poche cose su cui non ci si può fare niente se non pregare che finisca presto».
Siamo in Veneto, che è la prima regione turistica italiana. Stiamo parlando di un modello da esportare?
«Sì, il modello del Veneto è replicabile in altri regioni, altrettanto ricche di siti naturali, storici e paesaggistici. Il Veneto da solo fa l’insieme dei turisti stranieri di tutto il sud Italia. Abbiamo bisogno che il modello veneto venga replicato in tutto il Paese, questo farebbe crescere enormemente la forza del sistema Italia».
Quanto importante è nell’offerta la componente dell’enogastronimia?
«È una componente fondamentali dell’offerta turistica. Abbiamo la fortuna dì avere produzioni dì eccellenza e cantine bellissime da visitare».
A Verona nascerà un museo del vino. Anche questo sarà un valore aggiunto per la città?
«Abbiamo l’idea dì realizzare musei iconici, come quella ottima della Campania dì fare a Napoli il museo della pizza. E Verona per il vino è perfetta. Guardi al grande valore aggiunto che ha dato a Bordeaux, in Francia, la Cité du vin ».
"Tutti stanno acquisendo dimestichezza con le prenotazioni digitali Saranno la soluzione per il sovraffollamento nelle città "Cortina, grazie ai Giochi olimpici del 2026 diventerà un laboratorio nazionale per il turismo accessibile "
Il Veneto da solo fa gli stessi turisti stranieri di tutto il Sud E si continua a sperimentare, bene in tal senso il museo iconico del vino a Verona