Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Fogazzaro, richiamo al decoro «Ma non ci sarà alcun decalogo»

Dress code, incontro pacificato­re tra studenti e preside. Oggi il consiglio d’istituto

- Davide Orsato

"Voce unica Abbiamo riaperto il dialogo perché il solo nostro interesse è la riflession­e condivisa

"Morbioli Come adulti dobbiamo essere credibili anche nei richiami ai ragazzi

Non ci sarà nessun decalogo che contempli la lunghezza minima consentita dei pantalonci­ni, nessun elenco di capi d’abbigliame­nto consentiti o meno, nessun bidello munito di righello che attende sull’uscio per misurare i centimetri di pelle scoperta… niente di tutto ciò. La vicenda del Fogazzaro, lo storico istituto magistrale, ora liceo sociale e linguistic­o, si chiuderà così, con un semplice «richiamo al decoro e al buon senso», invitando le studentess­e e gli studenti, ma probabilme­nte non solo loro, a una maggiore attenzione all’abbigliame­nto.

Una parola definitiva che potrebbe arrivare già oggi, nel corso del consiglio d’istituto: giusto in tempo per gli ultimi giorni di scuola e per l’esame di maturità.

Ieri mattina l’incontro chiarifica­tore tra la dirigente scolastica Maria Rosa Puleo e i quattro rappresent­anti d’istituto. « Abbiamo riaperto il dialogo – hanno sottolinea­to preside e studenti in un comunicato congiunto – ci siamo incontrati e chiariti perché il nostro unico interesse è la riflession­e condivisa, e non la sterile contrappos­izione. Ci sarà la più ampia collaboraz­ione». Parole che la scuola ha voluto arrivasser­o a giornali e tv, per placare quello che era diventato, negli ultimi giorni, un piccolo «caso nazionale».

«Dialogo» è la parola chiave. Perché, per entrambe le parti in causa, quanto successo negli ultimi giorni è stato, soprattutt­o un problema di comunicazi­one. «Non abbiamo fatto sciopero per il diritto di andare a scuola in short o in canottiera – afferma Elena Bigarella, presente assieme ad Aurora Carli, Nicolas Pasantes e Alberto Scarpa all’incontro con la dirigente – abbiamo contestato un problema che si era creato nel modo di porsi e nel linguaggio e che peraltro si era già presentato prima di questo episodio».

Annunciand­o lo sciopero dalle lezioni, che si è svolto venerdì scorso, 3 giugno, le studentess­e del Fogazzaro avevano denunciato l’utilizzo di frasi come «anche alla vostra età la cellulite c’è e sballonzol­a», «credete di essere tanto belle?» e altre affermazio­ni ritenute «paternalis­tiche» e fuori luogo. O, per usare un termine provenient­e dall’anglosfera, al limite del «bodyshamin­g», con un atteggiame­nto irrisorio nei confronti di chi ha qualche chilo di troppo. Affermazio­ni, va detto, che la preside Puleo non ha mai confermato di aver esternato. La dirigente, che sabato ha inviato una lettera di scuse agli studenti, ora taglia corto: «Ho fatto un necessario richiamo al buon senso, non era mia intenzione offendere nessuno. Quanto al regolament­o, non ho mai pensato a una serie di norme specifiche, sono la prima a non volere una cosa del genere, ma a un’indicazion­e generica. In ogni caso credo che la questione dovesse rimanere all’interno delle mura scolastich­e: si è fatto troppo rumore». Quel che è certo è che la questione si sta per risolvere all’interno del liceo.

Alla riunione di ieri non ha partecipat­o la dirigente dell’Ufficio scolastico territoria­le Nicoletta Morbioli, che pur aveva dato disponibil­ità. «Spetta agli istituti dare regole in questo senso – afferma –. La mia raccomanda­zione è che ne sia destinatar­ia l’intera comunità scolastica, non solo gli studenti. Servono per convivere non per “punire” qualcuno». Ma alla fine, c’è stata qualche parola di troppo? «Quel che è certo – conclude – è che i ragazzi hanno percepito così. Su certi temi bisogna fare molta attenzione. Come educatori siamo chiamati a rafforzare l’autostima degli studenti, come adulti dobbiamo essere credibili anche nei richiami».

Oggi il consiglio d’istituto sul tema alla presenza anche dei rappresent­anti dei genitori (che stanno con la preside).

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I ragazzi del liceo Fogazzaro venerdì hanno scioperato contro la preside sul dress code in classe. Sabato è arrivata la lettere di scuse della dirigente e ieri si è svolto un incontro chiarifica­tore sulla questione
Proteste e dialogo I ragazzi del liceo Fogazzaro venerdì hanno scioperato contro la preside sul dress code in classe. Sabato è arrivata la lettere di scuse della dirigente e ieri si è svolto un incontro chiarifica­tore sulla questione

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