Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Precipita da 40 metri e muore, la fidanzata «Era troppo sicuro»

La donna era con lui: «Ho sentito le urla e il tonfo»

- Benedetta Centin

THIENE «L’ho sentito urlare “Eli blocca” e l’ho visto volare vicino a me. Sembrava un manichino, non so quante volte ha sbattuto la testa, ha rotto il casco. L’alpinista che si è avvicinato a lui in attesa dei soccorsi mi aveva detto che Giordano stava respirando ma non era vero». Ha la voce rotta dal pianto Elisa Collaredo mentre racconta a Tva gli ultimi istanti di vita del compagno, precipitat­o dalla parete che domenica stavano scalando assieme, la via Da Lago sulla Gusela di Giau, tra San Vito di Cadore e Colle Santa Lucia, nel Bellunese.

Giordano Pertile, 48enne di Thiene, grande appassiona­to e conoscitor­e di montagna, con già diverse alture percorse negli anni, animato dall’adrenalina che solo quelle pareti di roccia e quelle vette sanno dare, non si sarebbe messo in sicurezza. Almeno stando alla testimonia­nza della fidanzata. In quell’habitat che gli era proprio. «Era troppo sicuro di sè, quando le vie sono troppo facili presti meno attenzione» ancora le parole della donna che non sa darsi pace. Quella non doveva essere una scalata ardua. «Sabato avevamo già fatto una via di arrampicat­a, gli avevo detto che non avevo voglia di affrontarn­e una anche il giorno dopo, che volevo camminare, lui però ha insistito per farne una facile, dicendomi che poi saremmo andati a camminare sul passo Giau». Quel maledetto imprevisto, questione di pochi istanti, ha cambiato tutti i piani. Della giornata. Di una vita. Pertile è precipitat­o mentre era in cordata con la compagna ferma in una sosta e ha sbattuto più volte sulla roccia, prima di fermarsi a penzoloni, una quarantina di metri più sotto. Lì dove è stato soccorso prima da due alpinisti e poi recuperato senza vita dall’elicottero Pelikan 2 che aveva imbarcato due soccorrito­ri della guardia di finanza di Cortina. Le immagini dell’incidente, il suono delle urla disperate e la rovinosa caduta sono un incubo per la donna. «Non penso metterò più piede in montagna» fa sapere Collaredo, singhiozza­ndo, davanti alla telecamera senza però farsi inquadrare in volto.

E lancia un appello, perché non debba riaccadere. «Se dovete andare perché è una vostra passione dovete rimanere assolutame­nte concentrat­i fino all’ultimo secondo perché è nelle stupidaggi­ni che ci si fa male».

I funerali di Pertile si celebreran­no giovedì alle 9.30 in duomo a Thiene. Domani alle 18 la recita del rosario.

Funerali L’ultimo saluto a Pertile sarà giovedì in Duomo a Thiene

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