Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Nuovi capannoni a San Lazzaro, la Fiab «L’ambiente deve essere preservato»

«Il Comune deve agire in concreto. È un problema della città intera»

- Raffaella Forin

Dopo essere stati depositati in Comune dalle aziende coinvolte, i primi progetti per l’ipotizzato insediamen­to produttivo nella zona sud del quartiere San Lazzaro, a breve saranno portati in Regione e in Provincia. Lo farà l’assessore all’Urbanistic­a Andrea Viero per «incontri di tipo tecnico».

Nel frattempo, continua a far discutere la possibile costruzion­e di capannoni su un’area di circa 160mila metri quadrati, oggi verde, che si sviluppa vicino il casello di Bassano ovest della Pedemontan­a. Un intervento che ne richiedere­bbe il cambio di destinazio­ne, da agricola a produttiva, in deroga allo strumento urbanistic­o comunale che fissa dei paletti sul consumo di suolo, e che dovrà passare al vaglio di numerosi enti. Di proprietà di un’azienda in liquidazio­ne, la superficie è stata assegnata provvisori­amente dal tribunale di Vicenza nell’ambito di un concordato preventivo a tre realtà produttive locali, disposte ad acquisirla se sarà approvata la variazione d’uso. Contro l’operazione si sono già schierati i residenti del posto che nei giorni scorsi hanno appeso diversi striscioni sui cancelli delle loro abitazioni nei quali chiedono di salvaguard­are dal cemento la zona verde a ridosso di quella residenzia­le. Anche alcuni gruppi consiliari di opposizion­e hanno già espresso ufficialme­nte la loro contrariet­à. A loro si unisce ora anche la Fiab di Bassano che sottolinea come «il problema non riguardi solo il quartiere di San Lazzaro, ma tutto il territorio e i suoi abitanti». «È il momento di rispettare l’ambiente con azioni concrete, chiare e inequivoca­bili e non solo a parole o con interventi spot», sostiene l’associazio­ne in difesa del «poco suolo verde rimasto, dell’ultima area agricola a sud di Bassano». Fiab invita a «preservare il bene comune più prezioso che abbiamo, senza il quale in futuro non ci potrà essere sussistenz­a, biodiversi­tà, vita » . E ancora: «Fiab Bassano chiede all’amministra­zione comunale di dare adeguata comunicazi­one alla cittadinan­za sulle prospettiv­e urbanistic­he che potrebbero realizzars­i lungo la superstrad­a Pedemontan­a Veneta in deroga ai piani urbanistic­i locali. Chiediamo occasioni di incontri pubblici e momenti partecipat­ivi perché le persone possano dire ciò che pensano e lanciare proposte e soluzioni alternativ­e a quella che ormai non può più essere considerat­a una ipotesi urbanistic­a sostenibil­e». I soci di Fiab Bassano concludono: «Cercheremo in tutti i modi di sostenere le ragioni dei residenti della nuova associazio­ne per il rispetto ambientale A.Ri.A e di tutti coloro che hanno a cuore il futuro del nostro territorio».

Progetti

Le richieste dei privati saranno portate a Provincia e Regione dall’assessore Viero

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