Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Nuovi capannoni a San Lazzaro, la Fiab «L’ambiente deve essere preservato»
«Il Comune deve agire in concreto. È un problema della città intera»
Dopo essere stati depositati in Comune dalle aziende coinvolte, i primi progetti per l’ipotizzato insediamento produttivo nella zona sud del quartiere San Lazzaro, a breve saranno portati in Regione e in Provincia. Lo farà l’assessore all’Urbanistica Andrea Viero per «incontri di tipo tecnico».
Nel frattempo, continua a far discutere la possibile costruzione di capannoni su un’area di circa 160mila metri quadrati, oggi verde, che si sviluppa vicino il casello di Bassano ovest della Pedemontana. Un intervento che ne richiederebbe il cambio di destinazione, da agricola a produttiva, in deroga allo strumento urbanistico comunale che fissa dei paletti sul consumo di suolo, e che dovrà passare al vaglio di numerosi enti. Di proprietà di un’azienda in liquidazione, la superficie è stata assegnata provvisoriamente dal tribunale di Vicenza nell’ambito di un concordato preventivo a tre realtà produttive locali, disposte ad acquisirla se sarà approvata la variazione d’uso. Contro l’operazione si sono già schierati i residenti del posto che nei giorni scorsi hanno appeso diversi striscioni sui cancelli delle loro abitazioni nei quali chiedono di salvaguardare dal cemento la zona verde a ridosso di quella residenziale. Anche alcuni gruppi consiliari di opposizione hanno già espresso ufficialmente la loro contrarietà. A loro si unisce ora anche la Fiab di Bassano che sottolinea come «il problema non riguardi solo il quartiere di San Lazzaro, ma tutto il territorio e i suoi abitanti». «È il momento di rispettare l’ambiente con azioni concrete, chiare e inequivocabili e non solo a parole o con interventi spot», sostiene l’associazione in difesa del «poco suolo verde rimasto, dell’ultima area agricola a sud di Bassano». Fiab invita a «preservare il bene comune più prezioso che abbiamo, senza il quale in futuro non ci potrà essere sussistenza, biodiversità, vita » . E ancora: «Fiab Bassano chiede all’amministrazione comunale di dare adeguata comunicazione alla cittadinanza sulle prospettive urbanistiche che potrebbero realizzarsi lungo la superstrada Pedemontana Veneta in deroga ai piani urbanistici locali. Chiediamo occasioni di incontri pubblici e momenti partecipativi perché le persone possano dire ciò che pensano e lanciare proposte e soluzioni alternative a quella che ormai non può più essere considerata una ipotesi urbanistica sostenibile». I soci di Fiab Bassano concludono: «Cercheremo in tutti i modi di sostenere le ragioni dei residenti della nuova associazione per il rispetto ambientale A.Ri.A e di tutti coloro che hanno a cuore il futuro del nostro territorio».
Progetti
Le richieste dei privati saranno portate a Provincia e Regione dall’assessore Viero