Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Padova, strada in salita ma l’impresa è possibile Donnarumma: «Fiducia, crediamo alla rimonta»
Ko all’Euganeo e domenica il ritorno a Palermo. Ma il Barbera per i siciliani è stato spesso un nervo scoperto
E adesso serve un’impresa autentica. A tutti gli effetti. Il Padova, che perde 1-0 in casa la finale di andata con il Palermo, si trova una parete di roccia da scalare.
Deve vincere al Barbera con almeno due gol di scarto per conquistare la Serie B. In otto occasioni, nel corso dell’attuale stagione, i biancoscudati sono riusciti a imporsi con un divario del genere: lo hanno fatto a Legnago (4-0 alla seconda giornata), con la Triestina (2-0 alla terza), con l’Albinoleffe (2-0 alla dodicesima), con la Juventus Under 23 (2-0 alla quattordicesima), col Piacenza (3-1 alla quindicesima), col Renate (2-0 alla ventesima), di nuovo con la Triestina (2-0 alla ventitréesima), di nuovo col Piacenza (3-1 alla trentaquattresima). Insomma, se è vero che, rispetto all’era Mandorlini, la vittoria di goleada non sembra appartenere al dna della squadra, un successo con due reti di scarto sembra una missione difficile ma possibile. Vero è che qui siamo all’ultimo atto per laccesso alla Serie B e che il Palermo ha dimostrato di essere una squadra temibile, molto attrezzata e capace di mettere in difficoltà i biancoscudati. Ma ribaltare lo 0-1 dell’andata è un’impresa che si può centrare. I 35mila del Barbera, inoltre, possono sicuramente rappresentare un elemento da tenere in considerazione in una situazione come quella che attende il Padova, ma è altrettanto vero che sia la Triestina che la Virtus Entella hanno dimostrato che il Palermo non è imbattibile quando gioca in casa. E i biancoscudati hanno la possibilità di provare a ribaltare un pronostico ora tutto orientato in direzione Sicilia.
«La partita è stata decisa da un episodio sfortunato — sottolinea il portiere Antonio Donnarumma — quel rimpallo 99 volte su cento va fuori, in rimessa dal fondo. Invece è finito in mezzo all’area e siamo stati puniti. Abbiamo avuto tante occasioni per rimetterla in piedi ma non è andata. Ora lavoriamo per domenica, perché la squadra ci crede e sappiamo
"Abbiamo avuto tante occasioni per raddrizzare la partita dopo il loro gol, ma purtroppo non è mai andata per il verso giusto
"Siamo una squadra forte e lo abbiamo dimostrato, non vediamo l’ora di giocare perché crediamo nella rimonta
che abbiamo le qualità per andare a vincere a Palermo. Credo che li abbiamo tenuti bene, non abbiamo concesso tanto anche a giocatori di grande qualità, loro giocano su Brunori che è un gran giocatore. Siamo dispiaciuti ma focalizzati sulla gara di ritorno, abbiamo fatto vedere che siamo una squadra forte. Non mi piace perdere come a nessuno, non vediamo l’ora di andare a Palermo. Crediamo assolutamente nella rimonta». Dove dovrà lavorare Massimo Oddo per rimettere in piedi una corsa alla Serie B che ancora una volta si annuncia in salita? Prima di tutto sull’attacco che continua a stentare, poi magari sul modulo. In tre delle ultime quattro partite casalinghe il Padova ha perso (2-1 con la Virtus Verona, 1-0 con la Juve Under 23 e 1-0 con il Palermo) quando per tutta la stagione non aveva mai pagato dazio in casa. Un’inversione di rotta che complica la missione. Ma il Padova ha dimostrato, sotto la gestione Oddo, di poter trovare le coordinate per vincere in (Lapresse e Bergamaschi)
trasferta. Nella sua esperienza in biancoscudato il tecnico e è imbattuto fuori casa. Ha vinto a Bergamo (2-1 con l’Albinoleffe) ad Alessandria due volte (2-1 e 1-0 con la Juve U23), a Vercelli (1-0 alla Pro), ha pareggiato a Bolzano (0-0) dopo aver espugnato il Druso in Coppa Italia (1-0), ha pareggiato a Catanzaro.
Ma se è vero che non è mai stato sconfitto, a Oddo manca però un successo con due gol di scarto. Che domenica sia la volta buona?