Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
I genitori di Michele: «Senza il vostro affetto saremmo crollati»
L’evento per Merlo. Attesa per la perizia sulla morte
ROSÀ «Dal momento esatto in cui abbiamo perso nostro figlio, le nostre vite sono state schiacciate dal peso di un dolore costante e profondo, che non ci ha dato mai tregua. Oggi, un anno fa, lo abbiamo perso per sempre... senza la vostra vicinanza, e senza le infinite dimostrazioni di affetto e ammirazione che in questi mesi durissimi avete dimostrato a Michele, per noi il distacco improvviso e ingiusto da nostro figlio, sarebbe stato davvero impossibile da tollerare».
Sono state queste poche parole di ringraziamento, scritte da mamma Katia e papà Domenico a sintetizzare, in chiusura di serata, il significato di «Michele tra le righe», l’evento benefico in memoria di Michele Merlo, andato in scena allo stadio di Rosà, lunedì, ad un anno esatto dalla scomparsa del cantante 28enne. Una serata di calcio e musica che ha visto la presenza di tantissimi artisti, amici di Mike, come Federico Baroni o Ricky, ma anche nomi che hanno fatto la storia della musica italiana, come Enrico Ruggeri, Boosta dei Subsonica e Bugo.
«Quanto è accaduto a Michele ha scosso in modo violento il nostro mondo - ha spiegato Ruggeri - per questo abbiamo voluto essere qui in tanti, per stare vicini alla sua famiglia e mantenere vivo il suo ricordo». «Mike era un artista melanconico - ha commentato Boosta, suo coach al tempo di Amici, il talent show di Canale 5 - Manca a tutti e la presenza di tanti artisti qui lo dimostra»; «Abbiamo voluto ricordarlo con la sua musica ma anche con una serata di spensieratezza e sorrisi - ha sottolineato Federico Baroni, che a Michele ha dedicato un tour nazionale - perché lui avrebbe voluto così».
Intanto, sul fronte dell’inchiesta penale, è atteso a stretto giro il deposito della super perizia sollecitata dalla procura di Vicenza che ha un fascicolo aperto per omicidio colposo e il nome del medico di base di Merlo iscritto sulla copertina. Gli accertamenti tecnici peritali rappresentano un passaggio determinante. Per appurare, partendo dall’esito dell’autopsia svolta a Bologna, se vi siano eventuali responsabilità da imputare al medico di Rosà Pantaleo Vitaliano. Per stabilire se davvero l’artista poteva esser salvato da una diagnosi corretta e tempestiva, prima quindi che si rivolgesse all’ospedale di Vergato e al Maggiore di Bologna dove è morto.
A marzo il giudice per le indagini preliminari Antonella Toniolo aveva conferito l’incarico all’anatomopatologo Antonello Cirnelli e all’oncologo Valter Bortolussi. Anche le parti avevano nominato dei loro consulenti. Gli specialisti avevano novanta giorni a disposizione e a breve dovrebbero depositare le conclusioni, chiamati a confermare le cause del decesso e a stabilire se il giorno in cui Merlo era stato visitato nello studio di Vitaliano, il 26 maggio 2021, la sintomatologia avrebbe dovuto indurre a degli approfondimenti clinici.
"Ruggeri La tragedia ha scosso in modo violento il nostro mondo, per questo abbiamo voluto essere qui
"Boosta Mike era un artista melanconico, manca a tutti e la presenza di tanti artisti, qui, lo dimostra