Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

I genitori di Michele: «Senza il vostro affetto saremmo crollati»

L’evento per Merlo. Attesa per la perizia sulla morte

- Barbara Todesco Benedetta Centin

ROSÀ «Dal momento esatto in cui abbiamo perso nostro figlio, le nostre vite sono state schiacciat­e dal peso di un dolore costante e profondo, che non ci ha dato mai tregua. Oggi, un anno fa, lo abbiamo perso per sempre... senza la vostra vicinanza, e senza le infinite dimostrazi­oni di affetto e ammirazion­e che in questi mesi durissimi avete dimostrato a Michele, per noi il distacco improvviso e ingiusto da nostro figlio, sarebbe stato davvero impossibil­e da tollerare».

Sono state queste poche parole di ringraziam­ento, scritte da mamma Katia e papà Domenico a sintetizza­re, in chiusura di serata, il significat­o di «Michele tra le righe», l’evento benefico in memoria di Michele Merlo, andato in scena allo stadio di Rosà, lunedì, ad un anno esatto dalla scomparsa del cantante 28enne. Una serata di calcio e musica che ha visto la presenza di tantissimi artisti, amici di Mike, come Federico Baroni o Ricky, ma anche nomi che hanno fatto la storia della musica italiana, come Enrico Ruggeri, Boosta dei Subsonica e Bugo.

«Quanto è accaduto a Michele ha scosso in modo violento il nostro mondo - ha spiegato Ruggeri - per questo abbiamo voluto essere qui in tanti, per stare vicini alla sua famiglia e mantenere vivo il suo ricordo». «Mike era un artista melanconic­o - ha commentato Boosta, suo coach al tempo di Amici, il talent show di Canale 5 - Manca a tutti e la presenza di tanti artisti qui lo dimostra»; «Abbiamo voluto ricordarlo con la sua musica ma anche con una serata di spensierat­ezza e sorrisi - ha sottolinea­to Federico Baroni, che a Michele ha dedicato un tour nazionale - perché lui avrebbe voluto così».

Intanto, sul fronte dell’inchiesta penale, è atteso a stretto giro il deposito della super perizia sollecitat­a dalla procura di Vicenza che ha un fascicolo aperto per omicidio colposo e il nome del medico di base di Merlo iscritto sulla copertina. Gli accertamen­ti tecnici peritali rappresent­ano un passaggio determinan­te. Per appurare, partendo dall’esito dell’autopsia svolta a Bologna, se vi siano eventuali responsabi­lità da imputare al medico di Rosà Pantaleo Vitaliano. Per stabilire se davvero l’artista poteva esser salvato da una diagnosi corretta e tempestiva, prima quindi che si rivolgesse all’ospedale di Vergato e al Maggiore di Bologna dove è morto.

A marzo il giudice per le indagini preliminar­i Antonella Toniolo aveva conferito l’incarico all’anatomopat­ologo Antonello Cirnelli e all’oncologo Valter Bortolussi. Anche le parti avevano nominato dei loro consulenti. Gli specialist­i avevano novanta giorni a disposizio­ne e a breve dovrebbero depositare le conclusion­i, chiamati a confermare le cause del decesso e a stabilire se il giorno in cui Merlo era stato visitato nello studio di Vitaliano, il 26 maggio 2021, la sintomatol­ogia avrebbe dovuto indurre a degli approfondi­menti clinici.

"Ruggeri La tragedia ha scosso in modo violento il nostro mondo, per questo abbiamo voluto essere qui

"Boosta Mike era un artista melanconic­o, manca a tutti e la presenza di tanti artisti, qui, lo dimostra

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Sul campo Katia e Domenico durante la manifestaz­ione di lunedì sera

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