Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Dopo Laserjet, 21 Invest prende anche Energreen
Operazione doppia con la famiglia Fraron
VICENZA Prima è venuta Laserjet e ora è la volta di Energreen. Alessandro Benetton e la sua 21 Invest fanno il bis e, a pochi giorni di distanza, mettono il cappello anche sulla seconda azienda di Pojana Maggiore (Vicenza) avviata dai fratelli Lino e Ivo Fraron, creando un polo dedicato ed entrando a pieno titolo nel mondo delle macchine per la manutenzione degli spazi verdi.
Energreen, in particolare, si occupa della fabbricazione di mezzi semoventi dotati di braccio telescopico ( vedi foto), normalmente utilizzati sui margini di strade e fiumi e dai quali deriva oltre la metà dei 70 milioni di fatturato attesi per l’anno in corso, ottenuti per il 70% sui mercati internazionali. A queste linee si affianca la fabbricazione di veicoli robotizzati a controllo remoto progettati per lavorare su terreni ad alta pendenza, con un catalogo integrato infine da falciatrici e troncatrici.
Oggi Energreen è guidata da Daniele Fraron, figlio del fondatore Lino, che conserverà il proprio ruolo in qualità di amministratore delegato. Le prospettive di sviluppo dell’azienda sono legate a doppio filo all’importanza che tende ad assumere il mercato della cura del verde, grazie a un’evoluzione culturale sulla prevenzione degli incidenti stradali e dei dissesti ambientali, spesso collegabili a un’insufficiente riqualificazione degli alvei. La produzione avviene attraverso un organico di 150 addetti, in uno stabilimento di recente costruzione in provincia di Vicenza e che si estende su oltre 20mila metri quadri, con un’installazione di pannelli fotovoltaici che producono il 30% del fabbisogno energetico. Energreen è presente con filiali dirette in Francia (che da sola copre il 40% del mercato europeo), Germania e Stati Uniti. «Una visione imprenditoriale condivisa con 21 Invest e l’unione delle forze e delle competenze – sottolinea il top manager - ci permetterà di realizzare un ambizioso progetto di sviluppo, all’insegna della continuità nel territorio, rappresentata dalla permanenza della famiglia Fraron in azienda».
Pochi giorni fa, a entrare nell’orbita della finanziaria trevigiana era stata Laserjet, attiva nella lavorazione di precisione dei metalli per applicazioni di varia natura, come, appunto, le macchine agricole e forestali, quelle per la manutenzione del verde e le piattaforme aeree. In questo caso, 21 Invest era intervenuta attraverso la friulana Aussafer Due, nel portafoglio del fondo dal 2020, la quale, lo scorso autunno, aveva a sua volta rilevato la Ramo, di Povoletto (Udine), specializzata nello stampaggio a freddo e nel taglio laser . E anche nel caso di Laserjet l’impostazione scelta è stata quella di mantenere alla famiglia fondatrice una quota di minoranza e riservare a uno dei discendenti, im questo caso Katiuscia Fraron, sorella di Daniele, la scrivania di amministratore delegato.