Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Caro vita, in piazza con le pentole vuote «La richiesta di aiuto cresce»
VICENZA Il rumore dei mestoli battuti sui tegami copre le chiacchiere di chi in piazza Biade assaggia l’aperitivo e attira l’attenzione dei passanti. È accaduto ieri, con le associazioni dei consumatori e sindacati (c’era Raffaele Consiglio, segretario generale della Cisl Vicenza) a scendere sulla strada per l’iniziativa «Pentole vuote», una protesta contro il caro vita. Espressione che mai come oggi sembra abbracciare un ampio ventaglio di voci del tradizionale paniere Istat. La manifestazione ha coinvolto pressoché tutte le città capoluogo del Paese, e nel rispetto dello stesso copione i rappresentanti, tra gli altri, di Adiconsum,
Federconsumatori, Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori, hanno bussato alla porta del prefetto Pietro Signoriello per consegnarli una sorta di manifesto per superare la crisi. Una crisi che interessa i consumatori e che, affermano le associazioni, «è ingiustificatamente speculativa. A essere danneggiati, oggi, sono in molti, giovani e anziani. Il numero delle chiamate ai nostri centri per chiedere aiuto aumenta di continuo». Le proposte delle associazioni dei consumatori declinano più linee d’intervento. A partire dall’introduzione di un criterio di calcolo dei prezzi dell’energia (elettricità, gas, carburanti) coerente con i costi di produzione. Poi: non applicare l’Iva sulle accise dei carburanti e contingentarne il carico fiscale alla media europea; avviare una riforma complessiva degli oneri generali che gravano sulle bollette di luce e gas; una maggiore sorveglianza e aumentando il campo d’intervento delle autorità di controllo indipendenti; attivare nelle prefetture dei comitati territoriali di sorveglianza sui prezzi; coinvolgere le associazioni dei consumatori accreditate nelle fasi di consultazione.