Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
«Solo commesse diciottenni», rispunta il biglietto nel negozio Il sindaco: ci danneggia tutti
ASIAGO «Cercansi commesse diciottenni libere da impegni familiari». Il tanto discusso annuncio esposto sulla vetrina dello storico negozio di abbigliamento del centro di Asiago, Magazzini Dal Sasso, oltre a sollevare un polverone di critiche e contestazioni, a far scattare maxi multe, l’effetto sperato lo ha sortito. «Le commesse? Sì le abbiamo trovate, hanno risposto all’annuncio, e con le caratteristiche richieste – fa sapere Maria Dal Sasso – ma il cartello non lo togliamo, è lì da due anni, sempre lo stesso, e lì rimane. Noi siamo tranquilli, abbiamo ricevuto la solidarietà di tanti e le multe ci rifiutiamo di pagarle». Quelle a cui fa riferimento la commerciante, che con il fratello Mario, 80 anni, gestisce il punto vendita, sono le sanzioni da settemila euro totali che erano state comminate loro a inizio maggio dall’Ispettorato territoriale del Lavoro di Vicenza. Che ha contestato la violazione dell’articolo 27 del codice delle Pari Opportunità (divieto di discriminazione all’accesso al lavoro). L’Ispettorato infatti, dopo una verifica effettuata da due ispettrici con la polizia locale, aveva fatto recapitare una doppia sanzione. Per ciascuno dei due legali rappresentanti dell’attività, i due fratelli, del minimo importo previsto e cioè 3.500 euro da pagare entro cinque giorni (il massimo a multa è di diecimila euro). Giorni che sono trascorsi. Ma anche se l’importo è destinato a crescere i Dal Sasso non intendono pagare. Nonostante il provvedimento a loro dire non hanno rimosso l’annuncio di ricerca lavoro che sembrava essere stato rimosso e in questi giorni riesposto. «È lì da due anni». E sembra non toccare loro nemmeno il rischio di incorrere in nuove sanzioni visto che sono in corso ulteriori verifiche da parte dell’Ispettorato che aveva già evidenziato la «natura discriminatoria di un annuncio che pone quale requisito d’accesso al lavoro distinzioni di sesso, età e condizione familiare». Una «tutela antidiscriminatoria » riscontrata anche al momento della selezione dei candidati. Mario Dal Sasso parla di «accanimento» nei loro confronti e ribadisce che è libero di fare ciò che vuole. «Le paghiamo noi le commesse e o hanno le caratteristiche richieste o niente» insiste la sorella Maria. E candidate con quei requisiti, anagrafici e familiari, se ne sono presentate.
La linea del sindaco Roberto Rigoni Stern è chiara. «Ritengo sia doveroso il rispetto della legge, prima di tutto, ed é superfluo qualsiasi altro commento sul tenore di quei cartelli dal momento che non la rispettano e pongono un serio problema di discriminazione» afferma il primo cittadino. «I magazzini Dal Sasso rappresentano un luogo storico del nostro commercio, ecco perché non comprendo i motivi di questa ostinazione espressa dai suoi titolari – continua - Una presa di posizione che danneggia non solo la loro immagine ma anche quella della nostra città, il cui tessuto commerciale rappresenta la spina dorsale della nostra economia ed i cui operatori sono da sempre ligi nel rispetto delle regole. Spero di poter parlare presto con il signor Mario per fargli capire l’utilità per tutti di rimuovere quei cartelli»