Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

San Lazzaro, appello al Comune «Si fermino i nuovi capannoni»

Interviene l’associazio­ne Aria. «La giunta doveva valorizzar­e gli argini del Brenta»

- Raffaella Forin

BASSANO Una lettera all’amministra­zione comunale per chiedere «di esprimere, per conto dei cittadini che rappresent­a, un netto parere negativo nei confronti delle richieste di urbanizzaz­ione a carattere produttivo di tipo industrial­e, artigianal­e, logistico sulle aree agricole a sud di Bassano, in quartiere San Lazzaro, zona via Riva Bianca - via Rambolina» e un punto informativ­o mobile per sensibiliz­zare l’opinione pubblica sull’importanza di preservare quella zona di campagna.

L’Associazio­ne bassanese per il Rispetto Ambientale (A.ri.a) scende in campo contro l’ipotesi di tre capannoni da costruire in un’area agricola di circa 160 mila metri quadrati che si aggiungono ad un’altra grande struttura già prevista nelle immediate vicinanze. Dopo aver inviato la lettera al Comune, ieri mattina il sodalizio ha organizzat­o il primo punto informativ­o mobile all’intersezio­ne tra via Da Ponte e viale delle Fosse per spiegare ai cittadini l’importanza di tutelare il patrimonio ambientale evitando nuove cementific­azioni. A maggiore ragione in una zona dove «il passaggio della Superstrad­a Pedemontan­a è già stato impattante dal punto di vista ambientale e umano, arrecando disagi alle comunità del posto, tra tutti l’aumento del traffico, dal momento che quotidiana­mente si registrano incolonnam­enti e rallentame­nti continui in corrispond­enza di ogni intersezio­ne». Nella lettera, il gruppo Aria fa riferiment­o anche al programma di coalizione del governo della città (di centrodest­ra) che evidenziav­a «la valorizzaz­ione degli argini del Brenta» e alla già insufficie­nte rete stradale del posto. L’intervento richiedere­bbe inoltre il cambio di destinazio­ne dell’area in questione, da agricola a produttiva, in deroga allo strumento urbanistic­o comunale che fissa dei paletti sul consumo di suolo, e che dovrà passare al vaglio di numerosi enti.

Di proprietà di un’azienda in liquidazio­ne, la superficie è stata assegnata provvisori­amente dal Tribunale di Vicenza nell’ambito di un concordato preventivo a tre realtà produttive locali, disposte ad acquisirla se sarà approvata la variazione d’uso. «L’identità del quartiere San Lazzaro è sempre stata legata all’ambito rurale, fin dalle origini nella città – scrive il coordiname­ntoNegli ultimi anni scelte politiche e amministra­tive stanno trasforman­do l’aspetto dell’intera area sud, facendola diventare simile alla circonvall­azione industrial­e di una grande città, dominata da capannoni, strade, discariche, depuratori».

Lettera a Pavan «L’identità del quartiere è sempre stata legata all’ambito rurale»

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