Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
San Lazzaro, appello al Comune «Si fermino i nuovi capannoni»
Interviene l’associazione Aria. «La giunta doveva valorizzare gli argini del Brenta»
BASSANO Una lettera all’amministrazione comunale per chiedere «di esprimere, per conto dei cittadini che rappresenta, un netto parere negativo nei confronti delle richieste di urbanizzazione a carattere produttivo di tipo industriale, artigianale, logistico sulle aree agricole a sud di Bassano, in quartiere San Lazzaro, zona via Riva Bianca - via Rambolina» e un punto informativo mobile per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di preservare quella zona di campagna.
L’Associazione bassanese per il Rispetto Ambientale (A.ri.a) scende in campo contro l’ipotesi di tre capannoni da costruire in un’area agricola di circa 160 mila metri quadrati che si aggiungono ad un’altra grande struttura già prevista nelle immediate vicinanze. Dopo aver inviato la lettera al Comune, ieri mattina il sodalizio ha organizzato il primo punto informativo mobile all’intersezione tra via Da Ponte e viale delle Fosse per spiegare ai cittadini l’importanza di tutelare il patrimonio ambientale evitando nuove cementificazioni. A maggiore ragione in una zona dove «il passaggio della Superstrada Pedemontana è già stato impattante dal punto di vista ambientale e umano, arrecando disagi alle comunità del posto, tra tutti l’aumento del traffico, dal momento che quotidianamente si registrano incolonnamenti e rallentamenti continui in corrispondenza di ogni intersezione». Nella lettera, il gruppo Aria fa riferimento anche al programma di coalizione del governo della città (di centrodestra) che evidenziava «la valorizzazione degli argini del Brenta» e alla già insufficiente rete stradale del posto. L’intervento richiederebbe inoltre il cambio di destinazione dell’area in questione, da agricola a produttiva, in deroga allo strumento urbanistico comunale che fissa dei paletti sul consumo di suolo, e che dovrà passare al vaglio di numerosi enti.
Di proprietà di un’azienda in liquidazione, la superficie è stata assegnata provvisoriamente dal Tribunale di Vicenza nell’ambito di un concordato preventivo a tre realtà produttive locali, disposte ad acquisirla se sarà approvata la variazione d’uso. «L’identità del quartiere San Lazzaro è sempre stata legata all’ambito rurale, fin dalle origini nella città – scrive il coordinamentoNegli ultimi anni scelte politiche e amministrative stanno trasformando l’aspetto dell’intera area sud, facendola diventare simile alla circonvallazione industriale di una grande città, dominata da capannoni, strade, discariche, depuratori».
Lettera a Pavan «L’identità del quartiere è sempre stata legata all’ambito rurale»