Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Covid, il contagio non diminuisce «Doppio-vaccino in autunno»
Il Ds dell’Usl 8 Barra: «Pronti a immunizzare contro influenza e Omicron»
VICENZA «Considerando che grazie alle vaccinazioni i sintomi sono leggeri, può essere che la gente pensi che il Covid sia un capitolo chiuso. In realtà, contrariamente allo stesso periodo dello scorso anno, i casi sono in aumento e non sempre si tratta di un semplice raffreddore».
Salvatore Barra, direttore sanitario dell’Usl 8 Berica guarda ai dati e ai mesi a venire con ottimismo ma anche con consapevolezza. «Rispetto all’inizio della scorsa settimana, a parità di tamponi è raddoppiato il tasso di positività, salito dall’8 al 16% e non siamo certo uno dei territori più colpiti». Affermazione in linea con le parole di Walter Ricciardi, consulente scientifico del ministro della Salute, che ha definito Omicron 5 «probabilmente l’organismo più contagioso sulla faccia della terra». Considerazione che giunge sul filo della decadenza, domani, dell’obbligo di vaccinazione per gli over 50, per il personale scolastico e quello delle forze dell’ordine.
Fortunatamente la contagiosità non si riflette sui ricoveri ospedalieri e sui decessi. Per quanto riguarda l’Usl Berica, sono 17 al momento i pazienti Covid, ricoverati tutti al San Bortolo; nessuno è in terapia intensiva, mentre nei reparti non critici, così come in malattie infettive e pneumologia, la maggior parte delle persone è stata ricoverata per altri motivi e scoperta positiva «per caso», definizione coniata dalla stessa Usl.
«Ovviamente – sottolinea Barra – continueremo a mantenere attivi e pronti i reparti Covid di queste strutture. Diverso il discorso per i Cvp (centri vaccinazione di popolazione, ndr): abbiamo prorogato fino alla fine di quest’anno il contratto di locazione per il Centro di Torri di Quartesolo e dovrebbe rimanere per ora operativa la palestra a Noventa. Per l’Ovest Vicentino, dopo la chiusura dei Centri ospitati dalla Marzotto a Valdagno e dalla Fiamm a Montecchio, stiamo dismettendo quello di Valdagno, ma contemporaneamente cercando una soluzione per accorpare tutto in un unico sito». Scelte dettate sia da una campagna vaccinale che, almeno per quanto riguarda l’inoculazione della prima dose, si è attestata oltre il 93% del target di popolazione complessiva e oltre il 78% per ciò che concerne la terza dose. «Ci sono poco meno di 30 mila persone che hanno deciso di non vaccinarsi e non lo faranno – afferma il direttore sanitario - Dunque, a meno di nuove ondate come quelle che ci hanno travolto in passato, per le quali agiremo di conseguenza, riteniamo che questo sia il miglior modo di procedere». Il che non significa che le vaccinazioni saranno solo un ricordo. «Tutt’altro. Abbiamo inviato il richiamo per 28 mila persone tra over 60 fragili e over 80 che possono già prenotarsi sul sito. Per l’autunno saremo pronti per la vaccinazione anti Covid sia per quella antiinfluenzale. Si tratta di virus che mutano e di conseguenza anche quello anticovid sarà mirato per combattere la variante Omicron nelle sue ultime declinazioni».
Resta da capire, considerata la carenza di personale medico e infermieristico come si organizzerà l’Usl Berica. «In un momento in cui ogni risorsa è fondamentale – conclude Barra – abbiamo 48 dipendenti positivi e 62 sospesi, ma pur avendo imparato a convivere con le emergenze, ci stiamo anche ristrutturando. Stiamo pensando a un gruppo stabile di vaccinatori e a stabilizzare le Usca (Unità speciali di continuità assistenziale, ndr), trasformando gli attuali contratti a tempo determinato in assunzioni, agevolando così la medicina del territorio che si affiancherà al lavoro dei medici di medicina generale». Una trasformazione fino a qualche tempo fa impensabile e che il Covid, o meglio i fondi del Pnrr che ne sono stati conseguenza, potranno rendere realtà.