Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Schwoch: «Venezia, le scelte? Sono una scommessa al buio»
Il grande ex: «Tra allenatore e dirigenti non vedo l’esperienza di cui si parlava»
Stefan Schwoch, il Venezia ha cambiato volto. Via Zanetti, via Soncin, via Collauto, via Poggi. Che ne pensa?
«Comprendo poco la strategia societaria. Si è appena concluso un campionato dove si è difettato di esperienza, per molti giocatori e pure per l’allenatore era la prima volta in Italia nel massimo campionato. E si riparte con un allenatore che non ha mai allenato in B, con dirigenti alle prime armi o che hanno appena iniziato la carriera dietro la scrivania».
In panchina c’è Ivan Javorcic. Qual è la sua opinione su questa scelta?
«Si tratta di un allenatore che ha fatto un campionato eccezionale. I numeri parlano per lui con la migliore difesa, 90 punti e un primo posto strameritato. Il problema è che in Serie B non ha mai allenato e, se gli hanno chiesto di riportare la squadra in A, sicuramente sarà una missione molto difficile».
Passiamo ai dirigenti. La parte veneziana della società è stata, di fatto, eliminata. Molinaro inizierà la carriera dirigenziale, Brendolin sarà ds ad interim, Morris Donati farà il Supercorso di Coverciano per diventare direttore sportivo, Menta acquisisce ulteriore potere.
«Anche in questo caso sono veramente perplesso. Ho letto di recente alcune dichiarazioni del presidente Niederauer che dicevano che sarebbe stata presa gente di esperienza. Se così è, dove sono questi dirigenti di esperienza? Magari saranno i più bravi del mondo, ma con tutto il rispetto mi sembra un passo molto azzardato».
Si spieghi meglio.
«Un conto, giusto per fare un esempio, è se si fossero sostituiti Collauto e Poggi con Sabatini. In quel caso la rinuncia sarebbe stata dolorosa, ma più comprensibile. Perché cambi per andare in meglio. Se invece cambi e scommetti al buio allora mi viene da dubitare su quali siano i reali obiettivi della proprietà».
Che cosa pensa delle proprietà americane?
« Con tutto il rispetto, che campionato è la Mls? Il livello è bassissimo, ci vanno solo giocatori a fine carriera. Non scherziamo, su... Cosa possono insegnarci? Pensano esclusivamente a fare soldi, a fare plusvalenze, a comprare e vendere giocatori. Per poi al momento giusto rivendere il club. In definitiva, per me, è solo business».
Sui giocatori scelti con l’algoritmo che opinione ha?
«Come dimostra l’ultimo campionato, il risultato è stato fallimentare. Il Venezia è arrivato ultimo, che altro c’è da aggiungere?».
Schwoch, lei chi terrebbe nella prossima stagione?
«Leggo che Aramu e Henry sono sul mercato. Se si volesse davvero tornare in Serie A io credo che bisognerebbe ripartire da loro. E invece andranno via. Terrei Ceccaroni, Johnsen e qualche altro della prima squadra dell’anno scorso. Zampano è un buon acquisto ma, nonostante la botta dell’anno scorso, hanno ripreso a prendere giocatori stranieri. Vedremo».
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