Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Usl 8, recuperate quindicimila visite «Ma tempi lunghi in alcuni reparti»
Il direttore sanitario Barra: «Situazione difficile a cardiologia, pneumologia, radiologia»
VICENZA «Diminuiscono le liste di attesa» e «Crescono le prestazioni erogate». Cambiano le parole ma la sostanza rimane quella.
Giuseppina Bonavina, direttore generale dell’Usl 8 Berica fa il punto della situazione: «Nonostante due anni di pandemia – afferma - non ci si è fermati, anzi in alcuni casi si è fatto meglio del 2019. Stiamo recuperando le prestazioni che erano state sospese durante la quarta ondata e parallelamente stiamo facendo fronte al picco di richieste di prestazioni registrate negli ultimi mesi». Affermazioni certamente non condivise da chi, al contrario, si lamenta di tempi lunghi o di dover ricorrere al privato. Eppure, i numeri forniti dalla Berica parlano chiaro: delle oltre 19 mila richieste di visite specialistiche ferme al 31 dicembre dello scorso anno, ne sono state evase novemila; altre quattromila lo saranno per la fine di giugno. Resterebbero inevase 6.500 visite, un risultato più che soddisfacente, considerando
Medici e infermieri Aumenta il personale dell’Usl 8 e sono pronti anche nuovi concorsi
"Bonavina Nonostante i due anni di pandemia, non ci siamo mai fermati
che il Covid, nel frattempo, non si è stancato e negli ospedali si è continuato a ricoverare con numeri significativi fino a poche settimane fa. Non fosse che la gente chiede costantemente prescrizioni ai propri medici di base e dunque ad oggi, sommando le visite in recupero e quelle prenotate, la cifra complessiva torna ad essere considerevole, attestandosi sulle 18 mila unità.
Da quando è a capo dell’Usl 8 ( è arrivata a Vicenza nel marzo 2021), Bonavina ha sempre sottolineato che le visite urgenti, quelle da effettuare entro i 10 giorni sono sempre state garantite e così è stato: tra gennaio-aprile di quest’anno le visite in classe B sono state evase per il 96%, contro il 94% dello stesso periodo pre pandemico del 2019. In peggioramento quelle entro 30 giorni (classe D): scadenza rispettata per il 92%, contro il 96%. Invariato, infine il risultato per le prestazioni entro 90 giorni (classe P), con la scadenza rispettata al 97%. «Entrando nello specifico – sottolinea il direttore sanitario Salvatore Barra-, in neurologia, oculistica e ortopedia stiamo recuperando bene, mentre la situazione rimane difficile in cardiologia, dermatologia, gastroenterologia, pneumologia e radiologia».
Per cercare di accelerare il recupero, l’Usl si sta da tempo avvalendo di prestazioni aggiuntive nelle strutture private accreditate che, come ha specificato Barra, «costituie scono a tutti gli effetti servizio pubblico dal momento che il cittadino è tenuto a pagare solo il ticket o nemmeno quello se è esente».
Insomma, valutata complessivamente la situazione, almeno su questo fronte, il direttore generale si sente di promuovere tutte le strutture che fanno capo alla Berica. Un voto, volendo ricordare la recente polemica su quello datole dai sindaci, certamente superiore al 16.
Una valutazione positiva che comprende anche le note difficoltà nel reperimento di medici e, pur in misura inferiore di infermieri. «I medici in servizio al 31 maggio – è stato detto - erano 920, contro i 905 al 31 dicembre 2019 (+1,7%), mentre gli infermieri le ostetriche sono cresciuti del 9%; in aumento anche le altre figure del comparto tecnicosanitario con un + 4,3%, così come gli operatori socio sanitari (+ 8,7%), e gli autisti dei mezzi di soccorso (+ 4,3%)». Questo in un contesto di elevato turn over dovuto ai tanti pensionamenti. Attualmente restano scoperte molte direzioni, o primariati come venivano chiamati un tempo, per i quali sono stati banditi o si è in attesa di concorsi da parte di Azienda zero: neuropsichiatria infantile, pronto soccorso, radiologia, Spisal, Distretti e sanità penitenziaria, che è stato auspicato possano essere indetti tutti entro il prossimo settembre .