Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)
Rissa e sangue a Jesolo, denunciati tre vicentini
JESOLO (VENEZIA) Tre ragazzi di Vicenza, uno di Treviso, quest’ultimo già finito nei guai l’anno scorso, sempre per lo stesso motivo, essere tra i «protagonisti» di una rissa scoppiata sull’arenile jesolano nella notte di un fine settimana estivo.
Sono questi i responsabili dell’episodio di violenza che aveva di nuovo alzato il livello di guardia nel litorale veneziano, lo scorso 29 maggio; i primi, per lo meno, visto che le indagini dei carabinieri continuano per cercare di identificare anche gli altri responsabili dello scontro del mese scorso. Intanto, comunque, i militari di Jesolo hanno ricostruito le identità dei primi quattro, grazie a un lavoro incrociato che ha preso in considerazione tanto le testimonianze delle persone presenti quella notte, tanto i filmati delle telecamere di sorveglianza installate sul posto - pubbliche o private che fossero - fino a confermare nomi e cognomi. Come detto, la rissa risale alla notte tra sabato e domenica di fine maggio, intorno alle 2 del mattino due gruppi di giovani si sono scontrati ai margini di piazza Mazzini: i motivi non sono mai stati chiariti, ma per le forze dell’ordine si tratterebbe di banali pretesti, semplicemente legati allo stato alterato dei ragazzi, che non avrebbero risparmiato le bevande; nel corso della rissa qualcuno aveva anche fatto balenare un coltello, due giovani erano rimasti feriti ed erano finiti al pronto soccorso (uno dei due proprio con una pugnalata alla gamba), tutti gli altri si erano volatilizzati non appena era stato chiaro che di lì a poco sarebbero arrivate le divise.
A distanza di due settimane, comunque, le denunce in stato di libertà sono scattate lo stesso, la procura veneziana ha ritenuto di avere abbastanza elementi per l’accusa di rissa aggravata almeno per i primi quattro: come detto, tre di questi erano arrivati dalla provincia di Vicenza e risultano incensurati; per il quarto invece, il trevigiano, è spuntato un foglio di via obbligatorio proprio dalla città di Jesolo, che lo scorso anno lo aveva allontanato dopo averlo identificato nel corso di una rissa scoppiata a luglio. Per lui, oltre alla denuncia per il «nuovo» scontro, ne è arrivata anche una per l’inosservanza del provvedimento.