Corriere del Veneto (Vicenza e Bassano)

Caro-prezzi, dall’assestamen­to 3,5 milioni per salvare i cantieri

I materiali costano, i lavori frenano. Anche il Parco della Pace è in ritardo

- Federico Murzio

VICENZA Si scrive manovra di assestamen­to, si legge giubbotto di salvataggi­o. Sarà un provvedime­nto pesante quello che arriverà lunedì in una giunta convocata d’urgenza e che dovrà poi essere approvato entro giugno dal Consiglio. Il combinato tra l’incremento dei costi delle materie prima e la necessità di concludere opere pubbliche entro i termini prefissati spinge Palazzo Trissino a utilizzare per intero l’avanzo di amministra­zione cosiddetto «libero», 2 milioni e 400 mila, e ciò che resta in cassa dall’avanzo investimen­ti, circa un milione e 100 mila euro, allo scopo di coprire i rincari da un lato, portare a termini cantieri, e far fronte alle spese correnti anche della macchina comunale, soprattutt­o quelle legate all’energia.

Solo ieri mattina, da Parco della Pace, il sindaco Francesco Rucco parlava di aumenti dell’ordine tra il 30 e il 40 per cento su cemento e ferro. Ma gli incrementi interessan­o un ampio ventaglio di voci che toccano perfino il bitume. Il sentore di una iniezione di denaro da parte del Comune era nell’aria da qualche tempo, dall’arrivo delle prime bollette e dalle proiezioni sulle conseguenz­e del frangente economico sui cantieri cittadini. E non a caso il sindaco ritorna sul tema a margine dell’inaugurazi­one della strada d’emergenza per i militari americani lunga un chilomever­de. tro che collega la caserma Del Din a strada Sant’Antonino (opera del valore di 402 mila euro finanziata dal governo statuniten­se) «tagliando» a sud-est Parco della Pace e che consentirà anche l’accesso, sempre da strada Sant’Antonino, ai parcheggi dell’area Non a caso perché Parco della Pace, il cui valore per i lavori ammonta a una decina di milioni di euro (stazione appaltante è la Provincia) è uno di quei cantieri destinati a soffrire.

L’apertura al pubblico di una prima parte degli spazi prevista a fine mese è stata posticipat­a. La dinamica è ( tristement­e) nota: i costi maggiori incidono sulla reperibili­tà dei materiali ed entrambi tirano il freno a mano sulla corsa che dovrebbe portare al traguardo. Così per accedere a un parco pressoché come il centro storico ora si parla di settembre anche se i bookmaker scommetton­o già oggi su ottobre.

Nel frattempo si fa quello che si può con ciò che si ha. Palazzo Trissino, per esempio, ha appena approvato una spesa di 13.457 euro per l’allacciame­nto di tre nuove tratte di fibra ottica proprio a Parco della Pace. Sia Rucco, sia l’assessore alle Infrastrut­ture Mattia Ierardi («In linea di principio la mia linea è: se questi sono i soldi disponibil­i, fateveli bastare. Ma oggi la situazione è diversa, certi cantieri sono a rischio» dice), sia l’assessore al Bilancio Marco Zocca («La manovra di assestamen­to non è più prorogabil­e» spiega), che della manovra di assestamen­to è l’architetto, lasciano poco spazio ai dubbi: nessun cantiere pubblica resterà indenne dai rincari. Alcune cifre relative a rispettive opere sono per altro già noti. Mercoledì l’amministra­zione ha stanziato altri 260 mila euro per la riqualific­azione del palazzo ex Aci a San Biagio, nel quale troveranno sede le aule e i lavoratori dei corsi universita­ri di design dello Iuav, per esempio. Poi, la sistemazio­ne della villetta che ospiterà in via Vaccari il nuovo Centro Antiviolen­za, costa già 30 mila euro in più rispetto alla cifra iniziale prevista (50 mila euro).

Strada d’emergenza Inaugurata l’infrastrut­tura che collega la caserma Del Din a Sant’Antonino. L’apertura del Parco della Pace slitta in autunno

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Via d’uscita Taglio del nastro ieri mattina della strada d’emergenza voluta dagli americani

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